Sede: Cutigliano (Pistoia)

Date di esistenza: 1865 - 1957

Intestazioni: Comune di Cutigliano, Cutigliano (Pistoia), 1865 - 1957

Storia amministrativa:
Quattro anni dopo il conseguimento dell'unità d'Italia, con la Legge n. 2248 per l'unificazione amministrativa del regno d'Italia del 20 marzo 1865, tutte le istituzioni locali preunitarie venivano abolite per dar vita agli ordinamenti moderni. Le comunità vennero sostituite dai Comuni, i gonfalonieri dai sindaci, il Magistrato comunitativo ed il Consiglio generale da un Consiglio comunale con potere deliberativo e da una Giunta di assessori, con funzioni esecutive, scelta all'interno del Consiglio. Nel caso di Cutigliano la Giunta venne formata da due assessori, in quanto il Comune contava meno di 3000 abitanti. Il cancelliere fu soppiantato in pratica, seppur con competenze territoriali più ristrette, dal segretario comunale. Il sindaco rappresentò inizialmente una carica di nomina regia, che in seguito divenne però, attraverso una serie di riforme, di carattere elettivo. Tale sistema fu interrotto nel 1926 dalla legislazione fascista, che impose la carica del Podestà al posto di quella del sindaco, riprendendo la sua funzione nel dopoguerra. Il governo comunale si esplicava attraverso numerose serie di atti e di registri, che nel corso della sua evoluzione pare abbiano raggiunto il numero di almeno centocinquanta. In ambito amministrativo la documentazione principale comprendeva le deliberazioni del Consiglio e quelle della Giunta (queste ultime interrotte durante il periodo fascista), gli indici delle deliberazioni, dei componenti il Consiglio e la Giunta, delle circolari, le liste elettorali, i protocolli della corrispondenza ed il carteggio degli affari comunali. In campo anagrafico era compito specifico del sindaco registrare lo stato civile degli abitanti e la compilazione del registro della popolazione e del movimento della popolazione, che ne indicavano rispettivamente la residenza e il flusso migratorio. Il Comune era impegnato anche nell'elaborazione dei periodici censimenti generali della popolazione, che, prima di scadenza decennale, dopo il 1936 divennero di respiro quinquennale. Altra importante funzione, data l'obbligatorietà del servizio militare, consisteva nella compilazione delle liste di leva, cioè dei giovani investiti dell'obbligo militare, e dei ruoli matricolari, che registravano la carriera effettuata nell'esercito dai richiamati. La contabilità finanziaria non si discostava di molto da quella della passata comunità, con i bilanci preventivi, la registrazione dei mandati e i conti consuntivi, ma introduceva un'ulteriore serie analitica, quella dei libri mastri, che riportavano entrate ed uscite, oltre che per ordine cronologico, anche secondo gli articoli contenuti nel bilancio preventivo. Infine, nell'archivio comunale sono conservati anche documenti di enti, come la Congregazione di Carità e l'ufficio di Conciliazione, non appartenenti direttamente al Comune, ma in qualche modo ad esso collegati, e che prendono così il nome di "archivi aggregati".