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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Comune di Cutigliano. Archivio storico

Piazza Umberto I, 1
51024 - Cutigliano (Pistoia)

Telefono: 0573.68881
Email: biblioteca@comune.cutigliano.pt.it
Sito web: http://www.comune.cutigliano.pt.it

Note storiche:

La formazione dell'Archivio

Le origini dell'archivio storico di Cutigliano risalgono sostanzialmente alla metà del XVII secolo, quando nel 1646 venne istituito un cancellierato della Montagna1, al servizio del capitano, con lo scopo non soltanto della supervisione giurisdizionale e finanziaria di tutta la Montagna pistoiese2, ma anche, come ormai si usava da tempo altrove, della conservazione della documentazione locale3. Il cancelliere raccolse probabilmente il materiale sopravvissuto, restato in mano ai singoli cancellieri comunali, e lo riordinò. Il primo inventario documentario stilato da un cancelliere, e prevenuto a noi, è quello tramandatoci da Francesco Palladi nel 16484; questo funzionario, oltre a descrivere le "robbe e masserizie" in dotazione alle due sedi giudiziarie, ci presenta anche una lista dei registri posseduti. I 24 pezzi relativi a Cutigliano, fra i più numerosi nell'ambito dei vari comuni, possono considerarsi in un certo senso il primo nucleo dell'attuale archivio storico. Vi sono le deliberazioni, i saldi dell'entrata e dell'uscita, i registri del soccorso annonario, che costituiscono la parte più antica dell'archivio; ma sono compresi anche registri oggi trasferiti, come quelli relativi ai fondi fiscali (estimi e campioni), oppure scomparsi, come un non meglio precisato statuto, non più presente nell'archivio di Cutigliano (forse l'archetipo di cui esiste una copia nell'archivio di Stato di Firenze)5. Con il succedersi dei vari cancellieri il patrimonio documentario, che era sempre depositato presso il cancelliere, andò considerevolmente aumentando, ed anche quello relativo a Cutigliano si sedimentò, dopo il 1772, a San Marcello, lasciando la sede tradizionale del palazzo dei Capitani. In seguito alle direttive del governo francese, nel 1809 la Comunità della Montagna venne abolita e suddivisa in quattro comuni autonomi, le mairies6. L'archivio della Cancelleria fu smembrato e scorporato e i suoi documenti vennero smistati fra i vari comuni. La mairie di Cutigliano si vide assegnati 42 pezzi fra registri di partiti, saldi, estimi, catasti e soccorso annonario. Conclusa la parentesi francese, venne ripristinata la Cancelleria, con sede a San Marcello, che accentrò di nuovo tutta la documentazione del territorio, nonostante che venisse conservata l'autonomia dei vari comuni acquisita con i francesi. Con la legge comunale e provinciale del 1865, e l'istituzione dei comuni, la Cancelleria di San Marcello, come le altre, venne sciolta ed il suo archivio nuovamente smembrato e suddiviso fra i vari comuni e gli uffici statali: la documentazione riguardante i fondi fiscali (catasto, estimo) fu trasferita all'ufficio delle Tasse, mentre quella pertinente alla giustizia (processi e carte giudiziarie) mandata al Tribunale di Pistoia. Più tardi tali fonti sarebbero confluite tutte all'Archivio di Stato di Pistoia. Quindi, anche Cutigliano riebbe le proprie carte, come era avvenuto durante il periodo del governo francese, ma questa volta definitivamente. Della storia archivistica di Cutigliano nel periodo postunitario possediamo soltanto due inventari: uno, parziale e non datato, elaborato al tempo del sindaco Guido Lenzini; il secondo, il più recente, firmato nel 1971 da Raoul Rossi. Il primo descrive l'archivio limitatamente agli anni '70, è suddiviso in XX serie e ordinato progressivamente dall'1 al 1817. In esso si fa riferimento ad una inventariazione precedente, basata su tre lettere alfabetiche dalla A alla Q (manca la B), seguite da numeri, che viene usata nella seconda metà dell'Ottocento anche nell'archivio di San Marcello. Si tratta in ambedue i casi di un ordinamento per materie, che non tiene conto della successione dei regimi politici e delle magistrature. L'ultimo ordinamento8, immediatamente precedente a quello attuale, effettuato neo 1971 da Raoul Rossi, è molto più elaborato e simile al nostro. Esso infatti, pur conservando sostanzialmente un criterio ordinativo di tipo tematico, suddivide modernamente l'archivio in parte preunitaria (cui viene data una numerazione chiusa), parte postunitaria (con le serie a numerazione aperta), archivio di deposito (dove confluiscono i documenti ormai conclusi destinati all'archivio storico), Opere pie e Giudice Conciliatore, considerati oggi archivi aggregati. Difficile poter fare un riscontro, al fine di individuare le perdite, fra questo inventario ed il precedente, a causa della parzialità del più antico che non porta le accessioni postunitarie. Comunque, la continua permanenza nel palazzo dei Capitani, nonostante lo spostamento dal II piano, dove lo ha inventariato il Rossi, al locale adiacente allo Stato Civile, dovrebbe aver impedito la dispersione. In ogni caso certi documenti, considerati in passato i più antichi relativi a Cutigliano, ricordati nel 1861 dal cancelliere Montanini (un registro di saldi del 1598 e un registro di partiti del 1610) sono tutt'ora presenti nell'archivio. Una grave perdita rilevata durante il presente ordinamento, rispetto a quello del 1971, risulta il Carteggio del Maire dal 1809 al 1814, che non è più presente in archivio. E'stato invece ritrovato il documento più antico in assoluto, sfuggito a tutte le inventariazioni precedenti, rappresentato da un registro di partiti e deliberazioni dal 1555 al 1564, che era rimasto occultato all'interno di altri registri ed oggi può essere fortunatamente disponibile alla consultazione9


Informazioni e orari:
Orario: 1° e 3° giovedì del mese con orario 9.00 - 13.00. Consultazione presso la sede del Comune di Cutigliano. Per informazioni: cooperativa Scripta Manent: tel.: 338.1018235, email: info@scriptamanent.org