Sede: Castiglione del Terziere (Massa Carrara)
Date di esistenza: sec. XIV - 1777Intestazioni: Comunità di Castiglione del Terziere, Castiglione del Terziere (Massa Carrara), sec. XIV - 1777
Storia amministrativa:
Castiglione, detto anticamente dei Corbellari, dal nome della famiglia
a cui il territorio era stato infeudato, assunse l'attuale denominazione del Terziere
dal 1275, quando venne incluso nella quota della terza parte del patrimonio feudale che
il marchese di Filattiera Opizzone Malaspina assegnò al figlio Alberto. Nel 1355
Franceschino Malaspina, detto il Soldato, ottenne l'investitura dall'imperatore Carlo
IV, divenendo primo marchese esclusivo del feudo di Castiglione del Terziere. Alla sua
morte lasciò i figli Bernabò e Giovan Lodovico sotto la tutela di Argone Malaspina,
figlio di Antonio marchese di Bagnone, suo fratello. Ambedue di parte guelfa,
parteciparono a fianco dei fiorentini in molte spedizioni contro il Duca di Milano,
avendo tra l'altro confermato ripetutamente i trattati di accomandigia stipulati con la
Repubblica di Firenze dai loro predecessori
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. Nel 1430, immemori di quanto
avevano ottenuto dai fiorentini, Bernabò e Giovan Lodovico si avvicinarono alla parte
ghibellina del Duca di Milano. L'atto dei due marchesi fu visto come una diserzione da
parte dei popoli di Fornoli e di Groppofosco che si ribellarono e si sottoposero al
volere della Repubblica fiorentina. L'esempio fu ben presto seguito dalle altre ville
del feudo, tanto che nel 1450 la Repubblica controllò l'intero feudo, lasciò le
onorificenze ai Marchesi Malaspina e assunse il governo del territorio. Giovan Lodovico
fu ridotto pertanto alla stregua di un vassallo dei fiorentini. Quando morì non lasciò
eredi e si aprì una possibilità di successione per il nipote Francheschino, tuttavia una
serie di fatti impedirono la realizzazione di questo progetto. Il Marchese Giacomo di
Massa che teneva per i fiorentini il governo di Castiglione del Terziere approfittò
della situazione ricusò la consegna del feudo di Castiglione del Terziere ai fiorentini
e se ne rese padrone. I popoli del feudo manifestarono aperta avversione nei confronti
del nuovo feudatario, questo non fece che facilitare la Repubblica fiorentina nella sua
opera di recupero del feudo. Da questo momento venne inviata in loco la magistratura
della repubblica e sostituita per sempre a quella feudale. Si stabilì qui un Capitano di
Giustizia con il precipuo compito di amministrare la giustizia su tutto il territorio
del dominio fiorentino di questa parte di Lunigiana. Castiglione del Terziere dette il
nome alla podesteria comprendente, oltre il capoluogo, i comunelli di Cassolana,
Corvarola, Fornoli
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e Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano.
Lo statuto della podesteria prevedeva che ogni anno i consoli e i consiglieri dei comunelli di Castiglione, Pieve, Cassolana, Fornoli, eleggessero un ufficiale denominato il quinto di podesteria. I comunelli di Corvarola e Grecciola nominavano il quinto ad anni alterni. I cinque buoni uomini, estratti dalle rispettive borse locali, nel mese di luglio si riunivano nella rocca di Castiglione, residenza del capitano di giustizia, e alla presenza del giusdicente e del cancelliere comunitativo procedevano in una prima seduta all'imborsazione delle polizze contenenti i nomi degli individui ritenuti idonei a ricoprire l'incarico di sindaci del capitano et suo cavalliere et corte. La borsa, che doveva avere durata biennale, conteneva due polizze per ciascun comunello, ad eccezione di Corvarola e Grecciola che presentavano un solo nominativo ciascuno, in quanto partecipavano ad anni alterni. In una seconda seduta, dopo circa dieci giorni, i cinque portavano la borsa così formata nella sede della cancelleria e, insieme ai cinque della podesteria di Bagnone, procedevano alla tratta dei sindacatori. La podesteria di Castiglione del Terziere esercitò esclusivamente funzioni amministrative, in quanto quelle giudiziarie furono rimesse al capitano. L'attività della podesteria in qualità di ente territoriale-amministrativo non produsse una propria tipologia di documenti: l'assegnazione annuale della gabella di podesteria e l'incanto dei beni comuni, che veniva effettuato ogni cinque anni, vennero verbalizzati nei registri di deliberazioni del Capitanato, conservati dal cancelliere di Castiglione del Terziere. In seguito alle riforme amministrative periferiche del 1777, i territori dei comuni della podesteria vennero inclusi nella nuova comunità di Bagnone.
Castiglione del Terziere fu sede degli organi giudiziari (capitano fino al 1633 e governatore) e della cancelleria sino al 1753, quando entrambi gli uffici vennero trasferiti a Bagnone3. Con la riforma comunitativa del 1777 Castiglione del Terziere fu inscritto nel territorio della nuova comunità di Bagnone4.
Soggetti produttori collegati:
Cancelleria comunitativa di Bagnone, Bagnone (Massa
Carrara), sec. XV - 1808
(sovraordinato)
Comunità di Cassolana, Cassolana (Massa Carrara),
sec. XIV - 1777
(generico)
Comunità di Corvarola, Corvarola (Massa Carrara),
sec. XIV - 1777
(generico)
Comunità di Grecciola, Grecciola (Massa Carrara),
sec. XIV - 1777
(generico)
Comunità di Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano,
Pieve (Massa Carrara), sec. XIV - 1777
(generico)
Comunità di Bagnone, Bagnone (Massa Carrara), 1777
- 1808
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Castiglione del Terziere, 1566-1777
(fondo, conservato in Comune di Bagnone. Archivio storico)