Sede: Castevoli di Tresana (Massa Carrara)

Date di esistenza: 1658 - 1847

Intestazioni: Comunità di Castevoli, Castevoli di Tresana (Massa Carrara), 1658 - 1847

Storia amministrativa:
Fin dall'antichità appartenne agli Estensi che ne ebbero l'investitura nel 1077 da Arrigo III, nel 1195 passò ai Malaspina e nella divisione operata nel 1221 da parte della famiglia, venne a far parte dei beni di Corrado. Nel 1266 il territorio fu assegnato ai figli di Federico, i cui nipoti, marchesi di Villafranca, lo tennero fino al 1416. In quest'anno passò ai genovesi, sotto il cui dominio rimase fino al 1465. In seguito ad un cambio, Castevoli venne affidato ad Azzone di Mulazzo, quindi dopo poco a Spinetta di Villafranca che lo trasmise in eredità ai successori. Castevoli, insieme a Pieve, fu divisa da Villafranca nel 1561 e posta sotto il governo di Tommaso. I suoi discendenti mantennero la Signoria unica fino al 1794 anno in cui i sudditi si ribellarono al Marchese Tommaso e, mossi dalle nuove idee di libertà, lo cacciarono e innalzarono sulla piazza del castello l'albero con il berretto frigio. L'imperatore incaricò il Duca di Modena di intervenire e di riprendere possesso del feudo in nome del marchese Tommaso e di far arrestare e processare i rivoltosi ¹ . [Ritornata la pace, Castevoli rimase libero fino all'arrivo delle truppe francesi, che determinarono la fine dei feudi, malgrado gli sforzi di Tommaso, morto a Villafranca nel 1834. Castevoli fu aggregato a Tresana e quindi passò agli Estensi, finché col trattato di Firenze del 1844, reso pubblico nel 1847, fu aggregato alla parte parmense della Lunigiana, come risistemazione più ampia di territori.]