Sede: Casellina (Firenze)
Date di esistenza: 1406 - 1774Intestazioni: Lega di Casellina, Casellina (Firenze), 1406 - 1774
Storia amministrativa:
Il territorio di Settimo e di Torri, già incluso nella diocesi di Firenze, fu compreso nel contado fiorentino ab antiquo: già agli inizi del XIV secolo il piviere di Settimo risultava infatti iscritto nella lega "Septimi et Iocolis"1. La riorganizzazione delle leghe, avvenuta nel 1332-1336, prevedeva l'esistenza della lega di Settimo2 e della lega del comune di Torri.3 L'istituzione delle prime podesterie, che raggruppavano e coordinavano più leghe, vide, nel 1406, l'inclusione del comune di Torri e dei suoi popoli nella podesteria di San Casciano a Decimo.4 Tale riunione fu di breve durata, in quanto già nell'ottobre del 1412 il comune di Torri e gli altri popoli della lega vennero riuniti alla podesteria di Settimo5ed insieme a questa, nel 1417, vennero ricondotti nell'ambito della podesteria di Gangalandi, che da quella data assunse la denominazione di podesteria di Settimo e Gangalandi 6 Nel 1424, infine, a seguito di una generalizzata riduzione delle giusdicenze, i territori di Settimo e Casellina vennero smembrati dalla podesteria di Gangalandi, ed inclusi in quella di S. Maria Impruneta, istituita nel 1415, la cui circoscrizione veniva così a comprendere il territorio dell'antica podesteria di Impruneta, quello già costituente la podesteria della lega di Antella ed i territori di Settimo e Torri, appunto distaccati dalla podesteria di Gangalandi e Settimo. Il podestà di Impruneta doveva stabilire la sua residenza al Galluzzo, insieme ad uno dei suoi tre notai, e destinarne uno a Bagno a Ripoli ed un altro a Casellina.
Si precisava così l'inserimento di Settimo e Casellina e di Torri entro le strutture giudiziarie attraverso le quali si veniva consolidando l'ordinamento territoriale dello Stato fiorentino: per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia penale, la podesteria di Impruneta fu inclusa, fino alle riforme leopoldine, nella circoscrizione criminale del vicariato della Valdelsa, per passare successivamente alle dipendenze del Tribunale degli Otto di Firenze.
Nel XVI secolo, la più importante riforma introdotta nell'ambito della organizzazione amministrativa dello Stato fiorentino fu costituita dall'insediamento dei cancellieri fermi che, nominati a beneplacito del sovrano, assunsero funzioni di controllo sulle comunità comprese nella circoscrizione della propria cancelleria. Anche al Galluzzo, fin dal 1565, venne insediato un cancelliere fermo, la cui autorità si estendeva sul territorio delle podesteria di Impruneta - comprendente come si è visto anche la lega della Casellina e la lega di Torri - e della podesteria di Carmignano.
La vita delle due leghe, ormai stabilmente incardinate nelle strutture giurisdizionali ed amministrative dello stato territoriale fiorentino, procedette senza scosse e senza discontinuità fino alle riforme volute da Pietro Leopoldo.
Complessi archivistici prodotti:
Lega di Casellina, Lega di Torri poi Comunità di Casellina e
Torri, 1406 -
1808
(fondo, conservato in Comune di Scandicci. Archivio storico e Biblioteca)