Sede: Cutigliano e San Marcello Pistoiese (Pistoia)
Date di esistenza: sec. XIV - 1772Intestazioni: Capitanato della Montagna di Pistoia, Cutigliano e San Marcello Pistoiese (Pistoia), 1559 - 1772
Storia amministrativa:
Nato come magistratura straordinaria allo scopo di controllare militarmente la
Montagna Pistoiese e affidato a uno dei tre "socii" del Capitano del Popolo di
Pistoia, questo ufficio sarebbe in teoria dovuto decadere con la pacificazione dei
territori, ma in realtà fu continuamente rinnovato fino a diventare stabile nel
1358. I Capitani, la cui famiglia comprendeva un giudice, un notaio e un "miles" -
poi detto bargello - con famigli e cavalli, restavano in carica tre mesi e venivano
eletti con il sistema della tratta. Dal momento che le loro competenze andarono a
sovrapporsi e ad assimilarsi a quelle dei Vicari, ad essi spettò l'amministrazione
della giustizia criminale e la supervisione di quella civile1 che rimase di competenza dei
rettori locali fino al 1366, quando il Capitano divenne l'unica autorità politica,
militare e giudiziaria del territorio.
Nel 1373 la Repubblica fiorentina volle
che la carica di Capitano fosse conferita ad un proprio cittadino, dipendente
direttamente da Firenze. Nello stesso anno la residenza del Capitano fu trasferita
da Lizzano a Cutigliano e vi rimase fino al 1377 quando cominciò ad alternarsi ogni
quattro mesi tra San Marcello, Cutigliano e Lizzano. Dal 1512 fu stabilito che il
Capitano dovesse risiedere per sei mesi a San Marcello e per sei mesi a Cutigliano.
Nel XVI secolo, con l'ascesa al potere di Cosimo I Medici, venne attuata una
generale riorganizzazione amministrativa del territorio, che si concretizzò nella
Legge del 13 febbraio 1546 relativa ai "Rettori che vanno in Offizio". In base
all'ampiezza del territorio sottoposto alla sua giurisdizione, al Capitano della
Montagna di Pistoia venne accordata una famiglia composta da un cavaliere, due notai
e quattro birri2. Questo ridimensionamento ebbe come
conseguenza una minore capacità di controllo da parte del giusdicente, tanto che nel
1564 la Pratica Segreta, a cui la Montagna pistoiese era stata sottoposta con
Motuproprio del 30 marzo 1556, si trovò costretta a inviare in questa zona altri due
bargelli con dodici famigli ciascuno.
Con la Legge del 4 febbraio 1574 si
stabilì che l'elezione dei Capitani non dovesse più avvenire per tratta bensì per
rescritto sovrano e che la durata del loro ufficio passasse da sei mesi a un anno.
Durante il XVII secolo due importanti provvedimenti ebbero come oggetto il
Capitano della Montagna. Il primo, del 27 giugno 1669, stabiliva che, prima della
fine del suo ufficio, ogni Capitano doveva mettere "a sindacato" il suo operato e
quello dei suoi sottoposti. Direttamente conseguente è il provvedimento del 3
ottobre 1669, in cui, per limitare i danni dovuti alla sua inesperienza in materia
penale, si stabiliva che il Capitano fosse affiancato da un giudice titolato. Negli
anni successivi sarà proprio questo giurisperito ad amministrare a tutti gli effetti
la giustizia mentre la carica di Capitano, già spogliata delle sue competenze
amministrative, diventerà di fatto puramente nominale.
A seguito del passaggio
della Toscana dai Medici ai Lorena, si ebbe proprio nella Montagna Pistoiese un
tentativo di riforma nell'amministrazione della giustizia: con rescritto del 5
maggio 1753 si sospese l'ufficio di Capitano che venne sostituito da un
Luogotenente. Tale sospensione, che avrebbe dovuto avere durata quinquennale, fu poi
rinnovata fino al 1765.
La politica riformistica iniziata con la Reggenza venne
portata avanti e ampliata dal figlio di Francesco Stefano, il granduca Pietro
Leopoldo che procedette ad una generale riforma degli organi giudiziari che ebbe
come provvedimenti fondamentali quelli del 10 luglio 1771, del 5 aprile 1772 e del
10 settembre 1773 in cui si stabiliva che Capitani, Vicari e Podestà, adesso senza
limiti temporali di mandato, venissero scelti secondo criteri di preparazione
oggettiva.
A seguito della "Legge per il nuovo Compartimento dei Tribunali di
Giustizia dello Stato fiorentino" del 30 settembre 1772, il Capitanato della
Montagna di Pistoia venne soppresso ed al suo posto, con le stesse competenze
giudiziarie, istituito il Vicariato di San Marcello Pistoiese.
Soggetti produttori collegati:
Vicariato della Montagna di Pistoia, San Marcello
Pistoiese (Pistoia), 1772 - 1808
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Capitanato della Montagna di Pistoia, 1559 feb. 18 - 1808
(fondo, conservato in Comune di San Marcello Pistoiese. Archivio storico)