Sede: Lucignano (Arezzo)
Date di esistenza: 1808 - 1814Intestazioni: Mairie di Lucignano, Lucignano (Arezzo), 1808 - 1814
Storia amministrativa:
Con l'annessione all'Impero napoleonico la legislazione e
l'organizzazione amministrativa della Toscana vennero ricondotte al modello
francese
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ed il
territorio venne organizzato nei tre Dipartimenti di prefettura dell'Arno (Firenze),
dell'Ombrone (Siena) e del Mediterraneo (Livorno). Ciascun dipartimento fu poi diviso in
circondari (arrondissements) di sottoprefettura, retti da un sottoprefetto e da un
Consiglio di circondario
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.
Lucignano fu compresa nel Dipartimento
dell'Arno e nel Circondario della Sottoprefettura di Arezzo e fu trasformata in una
"Mairie" ovvero in una nuova municipalità comprendente lo stesso territorio della
Comunità leopoldina
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.
L'organizzazione amministrativa
introdotta con il regolamento del 1808
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segnò la
fine di tutti gli antichi organismi di governo, collegiali e monocratici.
Scomparvero, così, le figure del gonfaloniere, rappresentante e capo della Comunità, del
cancelliere addetto al controllo ed alla consulenza amministrativa, e del camarlingo cui
era affidata la gestione contabile e l'esazione delle imposte.
Il maire, nominato
dal prefetto, divenne il titolare del governo locale e dell'amministrazione economica e
finanziaria della mairie. Spettò a lui la presidenza del Consiglio municipale e la
direzione dei lavori pubblici; ebbe inoltre funzioni di polizia e, in veste di ufficiale
di stato civile, era tenuto a compilare i registri annuali di nascita, morte e
matrimonio, la tenuta dei quali fu precedentemente affidata ai soli parroci
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.
Il
Consiglio municipale, ora elettivo, ebbe esclusivamente poteri consultivi: si riuniva
una sola volta l'anno per discutere ed approvare il rendiconto delle entrate e delle
uscite, predisposto dal maire, decidere i lavori per il mantenimento ed il restauro
degli edifici, deliberare sulle necessità locali e sui prestiti e imporre contribuzioni
addizionali per sopperire alle spese locali. Tutte le deliberazioni consiliari che non
fossero meramente consultive andavano approvate dal prefetto
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.
L'adozione dei criteri amministrativi francesi determinò anche
un profondo cambiamento nelle tecniche contabili. Il nuovo sistema, fondato su una
precisa pianificazione annuale delle entrate e delle spese, si basava sulla redazione di
un bilancio preventivo (budget) e di un rendiconto. Entrambe le scritture, organizzate
all'interno delle sezioni Entrate ed Uscite in titoli e capitoli, erano predisposte dal
percettore municipale, approvate dal Consiglio municipale e sottoposte al controllo del
prefetto.
Tra le funzioni del percettore municipale, che aveva sostituito il
vecchio camarlingo e si occupava ormai dell'amministrazione di più comunità, rientrava
anche la riscossione delle nuove imposte dirette statali. Le vecchie imposizioni in
vigore nello Stato toscano erano state infatti sostituite, a partire dal primo gennaio
1809, da una contribuzione fondiaria, da una personale e, inoltre, da un'imposta
denominata delle porte e finestre (a carico dei proprietari di abitazioni e di attività
che si affacciavano sulle vie pubbliche) e da una tassa sulle patenti da rilasciarsi per
l'esercizio di arti e professioni
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.
Soggetti produttori collegati:
Comunità di Lucignano, Lucignano (Arezzo), 1775 - 1808
(predecessore)
Deputazione del Governo provvisorio di Lucignano, Lucignano (Arezzo),
1799
(generico)
Comunità di Lucignano, Lucignano (Arezzo), 1814 - 1865
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Mairie di Lucignano, 1808 -
1814
(fondo, conservato in Comune di Lucignano. Archivio storico)