Sede: Riccò, Licciana Nardi (Massa Carrara)
Date di esistenza: 1574 - 1808Intestazioni: Comunità di Riccò, Riccò, Licciana Nardi (Massa Carrara), 1574 - 1808
Contesto statuale:
Agli inizi del secolo XV la "villa" di Riccò, insieme con quelle di
Lusuolo, Canossa, Giovagallo, Aulla e Burzone, costituivano il feudo di Lusuolo che il
marchese Morello, appartenente al ramo dello Spino Secco dei Malaspina, ereditò dal
padre Opizzino. Nel 1424 i marchesi Iacopo e Opizzino Malaspina, suoi nipoti,
stipularono un contratto di accomandigia della durata di cinque anni con la Repubblica
fiorentina, confermato nel 1429 per altri dieci anni. Seguì un lungo periodo che vide la
Lunigiana teatro di scontri tra i marchesi Malaspina, le truppe genovesi dei
Campofregoso e il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, al termine del quale il marchese
Ercole Malaspina donò le comunità di Lusuolo e Riccò al Granduca di Toscana Francesco I
nel 1574.
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Nel 1801 Riccò divenne parte del Regno d'Etruria,
passaggio questo che non apportò mutamenti amministrativi. Il Regno d'Etruria fu
soppresso da Napoleone nel dicembre 1807.
A seguito dell'annessione all'Impero
francese nel 1808 Riccò fu annesso a Groppoli e successivamente, con decreto prefettizio
del marzo 1812, unito al cantone di Mulazzo insieme a Groppoli, Canossa e Lusuolo.
Cessata l'occupazione francese furono restituiti al Granducato di Toscana quei territori
della Lunigiana già appartenuti a Firenze e furono ricostituite le Cancellerie, tra cui
quella di Bagnone comprendente Albiano, Filattiera, Groppoli, Lusuolo, Terrarossa e
Riccò. A seguito degli accordi presi con il trattato di Firenze del 28 novembre 1844 tra
Granducato di Toscana, Ducato di Modena e Ducato di Parma, le comunità di Albiano,
Calice, Terrarossa e Riccò nel 1849 vennero incluse nei Domini Estensi. Sotto il nuovo
dominio Riccò divenne un comunello di Terrarossa, facente parte dalla Provincia di Massa
e Carrara e della Lunigiana Estense con sede a Massa.
Contesto istituzionale:
Il sistema amministrativo granducale prevedeva che a capo
delle comunità più importanti, o di comunità più piccole raggruppate in circoscrizioni,
vi fosse un Cancelliere, i cui compiti consistevano principalmente nel redigere le
deliberazioni e nel provvedere a curare gli interessi delle Comunità a lui sottoposte
presso il governo centrale. In ordine a questo sistema la Comunità di Riccò era compresa
nella Cancelleria di Castiglione del Terziere; una delle due Cancellerie comunitative in
cui era suddivisa la Lunigiana Granducale.
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La Cancelleria di Castiglione del Terziere fu trasferita a Bagnone
nel 1753.
Storia amministrativa:
La comunità di Riccò pervenne presso il Granducato di Toscana con un
atto di sottomissione datato 7 febbraio 1574. Questo atto escludeva dalla donazione
tutti i beni allodiali della famiglia Malaspina, beni questi che furono ceduti al
Granduca nel 1608 da Ludovico Malaspina, figlio di Ercole, dietro compenso di 900
scudi.
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Analogamente ad altre comunità granducali lunigianesi Riccò mantenne
la figura del console prevista negli statuti che anticamente regolavano i rapporti con
il feudatario. Nei primi anni del Seicento presenziavano alle sedute delle deliberazioni
due consoli e tre consiglieri, mentre a metà del secolo figuravano due consoli, quattro
consiglieri, tre stimatori di campagna, due soprastanti alla grascia e misura, due
soprastanti alle strade ed il massaro della chiesa. Amminisrativamente dipendeva dalla
Cancellieria comunitativa di Castiglione del Terziere (dal 1753 di Bagnone), incaricata
di controllare sul rispetto delle normative sia statali sia locali (gli statuti), di
vigilare sopra i registri contabili (dei saldi) e di conservare gli atti prodotti dalle
magistrature comprese nella sua circoscrizione.
A seguito dei grandi cambiamenti
nell'assetto politico-amministrativo apportati dall'Impero francese Riccò perse la
propria autonomia amministrativa nel 1808, con l'annessione a
Groppoli.
Soggetti produttori collegati:
Mairie di Terrarossa, Terrarossa, Licciana Nardi
(Massa Carrara), 1808 - 1814
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Riccò, 1583 -
1766
(fondo, conservato in Comune di Licciana Nardi)