Sede: Groppoli (Massa Carrara)
Date di esistenza: sec. XIV - 1777Intestazioni: Comunità di Groppoli, Groppoli (Massa Carrara), sec. XIV - 1777
Storia amministrativa:
Il territorio di Groppoli fece parte del dominio dei Malaspina di
Mulazzo fino al 1549, quando il conte Antonio Landi di Piacenza, possessore del feudo di
Groppoli per eredità lasciata alla moglie Brisseide dal padre marchese Azzone Malaspina
che non ebbe figli maschi, vendette per 5000 scudi a Cosimo de' Medici il castello e il
distretto di Groppoli. Il gesto diede inizio ad una controversia che si protrasse per
lungo tempo e che vide Cosimo costretto a lasciare il feudo acquistato al marchese
Giovan Cristoforo Malaspina, figlio di Giovan Gaspare e nipote di Azzone, con la
promessa di non alienare mai tale territorio, se non al duca fiorentino e ai suoi
successori. Nel 1577 Anton Maria, figlio di Giovan Cristoforo, vendette al Granduca
Francesco I il feudo di Groppoli che da questo momento venne incluso nello stato
fiorentino e sottoposto ai magistrati e alla giurisdizione di Firenze. Ferdinando I nel
1592 concesse in feudo, con il titolo di marchesato, il territorio di Groppoli a Giulio
Sale, nobile genovese e ai suoi discendenti, a patto che il marchesato rimanesse sempre
indiviso. Alla sua morte Giulio destinò quale suoi successori nel feudo i discendenti di
sua figlia Girolama, moglie di Giovan Francesco Brignole, anch'egli nobile genovese. Il
nobile Sale avrebbe potuto trasmettere tale titolo ai suoi discendenti, con la sola
clausola che uno solamente fosse il Marchese pro
tempore e che il marchesato rimanesse indiviso. Il nuovo marchese,
impegnato a Genova da numerosi affari, si occupò ben di rado direttamente del feudo di
Groppoli, lasciandone la gestione a procuratori e ministri di fiducia. Alla sua morte,
avvenuta nel 1606, non avendo figli maschi, destinò quale erede unico del marchesato
Anton Giulio, figlio primogenito della figlia Girolama e di Giovan Francesco Brignole,
anch'egli esponente di una nobile famiglia genovese, e i discendenti del nipote
con proibizione di alienazione
strettissima. Vista la minore età del nipote nominò tutore e
amministratore di detti beni Giovan Francesco Brignole, il quale ottenne da Cosimo I e
da Ferdinando II nel 1622 la rinnovazione dell'investitura di detto feudo a favore del
figlio Anton Giulio. Anton Giulio, raggiunta la maggiore età nel 1629, prese pieno
possesso del feudo che, visti gli incarichi affidatigli dalla Repubblica di Genova, non
amministrò mai direttamente ma attraverso ministri come il suo predecessore. Nonostante
i numerosi impegni, Anton Giulio si recò spesso a Groppoli, dove fece costruire per sé e
la madre un palazzo marchionale dal momento che il Castello, locato in sito piuttosto alpestre, non gli sembrava
più adatto. Alla morte della moglie Paola di Giambattista Adorno, avvenuta nel 1648,
Anton Giulio abbandonò la vita secolare ed entrò nella Compagnia di Gesù, abdicando il
marchesato in favore del primogenito Ridolfo Maria. Ridolfo Maria governò fino al 1683,
ma, non avendo figli maschi, il marchesato pervenne nelle mani del fratello Giovanni
Francesco che ne ottenne investitura da Cosimo III lo stesso anno. Il figlio di Giovanni
Francesco, Anton Giulio, prese possesso del territorio nel 1698, tuttavia la scarsa cura
che dimostrò nel governo fece sì che i suoi ministri abusassero dei poteri concessi
loro, provocando uno stato di inquietudine tra la popolazione che si protrasse per lungo
tempo. Anton Giulio morì nel 1710 e lasciò nel testamento quali tutrici del figlio
primogenito Giovan Francesco la cugina Paola Brignole Sale e la madre Maria Durazzo la
quale domandò e ottenne nello stesso anno da Cosimo III l'investitura per il nipote.
Giovan Francesco, raggiunta la maggiore età, ottenne conferma dell'investitura da Gian
Gastone ultimo Granduca dei Medici, nel 1724, investitura che gli venne confermata anche
da Francesco Stefano di Lorena nel 1738. A differenza dei suoi predecessori Giovan
Francesco si occupò personalmente del feudo di Groppoli e nel 1749 si rifiutò di far
pubblicare la legge sui feudi emanata dal Granduca la quale privava i feudatari dei loro
poteri, rendendoli vassalli. Nonostante le pressioni ricevute dal governo toscano,
Giovan Francesco mantenne la sua posizione e finché fu in vita non applicò mai questa
legge. Morendo nel 1760 senza eredi, il feudo pervenne al fratello Ridolfo Emilio Maria.
Durante il governo di Ridolfo venne applicata la suddetta legge e il figlio che gli
succedette nel 1774 si vide privato di ogni potere sul feudo ricevuto in eredità.
Ridotto così il marchesato ad un titolo, anche il tribunale vicariale venne soppresso da
Ferdinando III e aggregato a quello di Bagnone. Anton Giulio ottenne solo il titolo
onorario di rappresentante del Granduca, a cui spettava il reale esercizio del potere
sul territorio. Anton Giulio morì a Genova nel 1803 lasciando il marchesato al figlio
Ridolfo, il quale nel 1806 abbracciò la vita clericale e lo cedette al fratello Anton
Giulio, il quale poté godere per poco tempo del feudo, dal momento che nel 1807 la
Regina Maria Luisa di Etruria fu costretta a cedere ai francesi il suo regno e per le
leggi napoleoniche (pubblicate a Firenze nel 1808), tutti i feudi vennero soppressi e
ad Antonio di Marchese non rimase che il
titolo. Con il ritorno allo status quo
ante nel 1815 i figli di Anton Giulio, furono ben visti dal nuovo
governo ma non integrati nei loro diritti
1
. In seguito alla riforma comunitativa del 1777
Groppoli fu eretta a comunità autonoma e ad essa venne assegnato un regolamento
particolare, continuando a dipendere dalla cancelleria comunitativa di Bagnone,
conclusasi la parentesi napoleonica, anche nel periodo della Restaurazione. Con Decreto
del Governatore Supremo civile e militare degli Stati di Parma del 23 maggio 1849, n.
185, il comune di Groppoli, insieme ai territori di Canossa e Lusuolo, venne aggregato
al comune di Mulazzo, di cui seguì le sorti dopo l'Unità d'Italia. La serie comprende i
registri della comunità ed un registro di saldi. L'archivio complessivo è conservato
presso il Comune di Mulazzo.
Soggetti produttori collegati:
Vicariato di Groppoli, Groppoli (Massa Carrara),
1772 - 1793
(generico)
Cancelleria comunitativa di Bagnone, Bagnone (Massa
Carrara), sec. XV - 1808
(sovraordinato)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Groppoli, 1580 -
1774
(fondo, conservato in Comune di Bagnone. Archivio storico)