Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda soggetto produttore

Colonna con sottomenu di navigazione


Complessi archivistici

Soggetti produttori

Contenuto della pagina


Comunità di Castelfranco di Sotto

Sede: Castelfranco di Sotto (Pisa)

Date di esistenza: 1815 - 1865

Intestazioni: Comunità di Castelfranco di Sotto, Castelfranco di Sotto (Pisa), 1815 - 1865

Storia amministrativa:
L'art. 25 del R.E. del 27 giugno 1814 impose la decadenza delle Mairies e la formazione di magistrature comunitative 1 . Con gli stessi provvedimenti si dispose che in via provvisoria l'ex maire assumesse il titolo di gonfaloniere, che i primi 5 "possessori" divenissero priori e gli altri ex consiglieri municipali entrassero a far parte del nuovo consiglio generale. Cosi costituito il consiglio generale di Castelfranco si riunì per la prima seduta il 18 luglio 1814 2 . Un nuovo regolamento generale per le comunità, emanato nel 1816 3 , ripristinò le vecchie magistrature leopoldine con alcune modifiche. In particolare il gonfaloniere non sarebbe più stato estratto dalle borse, ma di diretta nomina granducale e a lui sarebbe spettato il controllo dell'attività finanziaria e della polizia locale. Il gonfaloniere inoltre divenne il destinatario diretto di tutte le circolari e lettere delle magistrature centrali, relative alla comunità. Il magistrato comunitativo, composto dal gonfaloniere e dai priori deliberava in merito all'elezione del camarlinqo e all'approvazione dei bilanci di previsione dei conti consuntivi. Il consiglio generale ebbe sole competenze marginali di controllo riunendosi in seduta ordinaria soltanto una volta all'anno. I membri del magistrato e del consiglio generale (con esclusione del gonfaloniere) furono nominati per tratta.
Il nuovo regolamento del 1849 4 dispose che il consiglio generale fosse nominato attraverso una consultazione elettorale fra i maggiori contribuenti e al suo interno venissero eletti i priori componenti il magistrato. Furono aumentate le competenze del consiglio generale relegando il magistrato a organo esecutivo delle sue deliberazioni.
Il sistema della nomina dei componenti del consiglio tramite consultazione elettorale fu abolito nel 1853, per poi ripristinare le tratte e poi di nuovo definitivamente adottate con il regolamento del 1859 del secondo governo provvisorio. Tali norme rimasero inalterate fino alle nuove leggi amministrative del Regno d'Italia del 1865.
Territorialmente la comunità di Castelfranco continuò a coincidere con quella disegnata dalle riforme leapoldine del 1774.