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Circondario di acque e strade

Sede: Castelfiorentino (Firenze)

Date di esistenza: 1825 - 1849

Intestazioni: Circondario di acque e strade, Castelfiorentino (Firenze), 1825 - 1849

Storia amministrativa:

Dal prospetto delle comunità comprese nel Compartimento delle Camere di Soprintendenza comunitativa del 1825, Castelfiorentino risulta essere un Circondario di acque e strade di quinta classe sottoposto alla Camera di Firenze e comprendente oltre al territorio di Castelfiorentino anche quelli di Certaldo e Montaione1. Il Circondario era retto da un ingegnere incaricato di assistere le magistrature comunitative del circondario per la sorveglianza sui lavori pubblici relativi alla manutenzione dei fiumi, delle strade e delle fabbriche. Restò in vita fino al 1849 quando con la riforma i territori di Castelfiorentino e di Montaione furono aggregati al Circondario di Empoli.
Il compito degli ingegneri era quello di sottoporre all'esame e alla discussione delle Magistrature comunitative tutti i progetti volti a garantire il buon mantenimento delle strade e fabbriche comunitative. Alle Magistrature restava piena facoltà di deliberare la costruzione di nuove fabbriche e strade, o il restauro di quelle esistenti, nel qual caso l'ingegnere poteva esprimere solo un parere consuntivo, "determinando esattamente la spesa e aggiungendo quei rilievi d'arte che giudicherà convenienti"2. Le deliberazione relative ai lavori, accompagnate dalle relazioni degli ingegneri, dovevano essere inviate alla Camera di Soprintendenza Comunitativa3. All'ingegnere di circondario spettava il compito di vigilare sull'esecuzione dei lavori di nuova costruzione o restauro e dipendeva dal Consiglio degli Ingegneri. La legge del novembre del 1825 confermava il sistema di cottimo per l'assegnazione dei lavori4. Il saldo dei lavori di cottimo poteva avvenire solo dietro certificato presentato dall'Ingegnere di circondario o, nel caso dei lavori a strade provinciali e regie, dell'Ispettore di Compartimento, che assicuravano l'esecuzione dei lavori secondo i criteri stabiliti.
Le prime istruzioni agli ingegneri relative allo svolgimento del loro lavoro furono emanate il 31 dicembre 1825 (con effetto dal 1 gennaio 1826) e poi il 10 febbraio 1826. Solo il 31 dicembre 1826 fu emanato il "Regolamento disciplinare ed istruttivo" del Corpo degli Ingegneri5. Secondo quanto stabilito dal Regolamento gli Ingegneri di circondario dipendevano, oltre che dagli Ispettori di Compartimento, dalle Magistrature e dai gonfalonieri.
I provvedimenti relativi alla vigilanza e conservazione del patrimonio immobiliare e all'assetto idrico-geografico del territorio toscano, furono presi con due motupropri del 1 novembre 1825. Era stata istituita la Direzione generale delle acque e strade che insediò sul territorio numerosi ingegneri in circoscrizioni dette Circondari6, con il compito di controllare il territorio che da poco, con le operazioni di rilevazione catastali, era stato definitivamente descritto. Le Comunità comprese nei Compartimenti dipendenti dalle Camere di Soprintendenza Comunitativa, anche quelle di nuova istituzione, furono suddivise in circondari. A capo di ciascun compartimento fu posto un ingegnere, con il titolo di "Ispettore di Compartimento", mentre in ogni circondario doveva risiedere un ingegnere. Sia l'ispettore che gli ingegneri di circondario erano di nomina granducale. Accanto alla figura dell'Ingegnere di Circondario era prevista quella dell'aiuto ingegnere, inviato nelle diverse comunità del Circondario ad espletare le funzioni dell'Ingegnere di Circondario. La nomina e la scelta della residenza dell'aiuto ingegnere spettava al Soprintendente del Corpo degli Ingegneri, in accordo con la Camera di Soprintendenza Comunitativa7. Egli era sottoposto alle revisioni straordinarie dell'Ingegnere di Circondario, ordinate dall'Ispettore di Compartimento.
Quello dell'ingegnere costituì un vero e proprio ufficio tecnico con competenza sui lavori pubblici, che produsse documentazione sia amministrativa che tecnica e che andò ad arricchire l'archivio di cancelleria.
Un nuovo Regolamento fu emanato nel 1839.
La situazione fu modificata dall'emanazione del motuproprio del 1840, che sancì la riforma dei circondari di acque e strade e la loro nuova classificazione.
Tutti i circondari furono aboliti nel 18498, quando il nuovo regolamento delle Comunità introdusse la figura dell'Ingegnere distrettuale. I vecchi ingegneri di circondario rimasero in servizio fino al 31 agosto 1850.