Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda soggetto produttore

Colonna con sottomenu di navigazione


Complessi archivistici

Soggetti produttori

Contenuto della pagina


Cancelleria di Castelfiorentino

Sede: Castelfiorentino (Firenze)

Date di esistenza: XVI sec. - 1808

Intestazioni: Cancelleria di Castelfiorentino, Castelfiorentino (Firenze), XVI sec. - 1808

Storia amministrativa:

Le cancellerie, circoscrizioni amministrative designate dal centro, come emanazione periferica del Magistrato dei Nove, nacquero come strutture esterne di controllo nelle quali la concentrazione di poteri diventò anche concentrazione di archivi. Secondo il disegno centralizzatore fiorentino furono una quarantina le circoscrizioni di cancelleria - che si sovrapposero alle articolazioni territoriali esistenti delle podesterie e dei vicariati - e che furono sovraordinate ad un elevato numero di comuni, comunelli e popoli, ed ebbero sede solo nelle principali comunità. Le funzioni delle cancellerie furono fortemente dirette dalla capitale che ne evidenziò e rafforzò il ruolo di controllo del territorio e delle piccole autonomie locali, attraverso una ormai notissima circolare emanata nella seconda metà del XVI secolo1. La circolare intitolata "Istruzioni da darsi alli cancellieri"2 definiva compiti, ruoli e obblighi rispetto al territorio controllato: al cancelliere venne affidata la cura delle comunità a lui sottoposte. In particolare il cancelliere era responsabile delle entrate e delle uscite delle comunità e a lui era affidato il compito di tenere informato il governo fiorentino di ciò che giornalmente accadesse di rilevante all'interno della comunità. Firenze fece chiaro invito a non mandare continuamente ambasciatori "come sino a qui si è fatto", ma a servirsi di lettere, corrispondendo con gli organismi centrali. Inoltre il cancelliere aveva il compito di "fare inventari delle scritture e dei libri degli estimi e delle decime", ed era obbligato a rilasciare copia dei documenti che dovevano essere conservati in luoghi sicuri ma facili da reperirsi. Era inoltre tenuto a ricordare agli ufficiali della comunità "tutti gli uffici che si dovevano tenere e i tempi per le nuove elezioni". E così pure coordinava le imposizioni dei dazi "o incantare e vendere l'entrate e proventi delle Comunità <...> debbe operare che tali negozii sieno fatti dentro alli tempi convenienti acciò le comunità non se ne vadino in lunga." I cancellieri furono direttamente custodi delle leggi e degli ordini, direttori di aziende e lughi pii, notai delle comunità, delegati del sale e della tassa di macine.
Erano inoltre incaricati della redazione degli atti pubblici e della conservazione delle carte del comune. A partire dal 1570 iniziano ad essere nominati cancellieri che ebbero quest'unica importante funzione di controllo e coordinamento e furono detti cancelliere "fermi". Il primo cancelliere "fermo" della cancelleria di Castelfiorentino fu nominato il 1 maggio del 1570 per un semestre, e fu Agnolo Pagni, fino ad allora notaio del vicario Peruzzi di Certaldo. Il cavaliere/notaio affiancava il vicario con funzioni di cancelliere della comunità.
La cancelleria comprendeva i territori delle comunità di Certaldo, Castelfiorentino, Montaione e Gambassi.
Anche con la restaurazione Castelfiorentino fu confermata sede di cancelleria e ad essa furono sottoposte di nuovo le comunità di Castelfiorentino, Certaldo e Montaione.
Nel 1784 il quadro delle Cancellerie e delle Comunità del Dominio fiorentino mutò di nuovo e Castelfiorentino divenne Cancelleria di IV classe, confermando però i suoi territori, poiché la circoscrizione fu definita come composta dai territori delle comunità di Castelfiorentino, Certaldo, Montaione.