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Comunità di Vicchio

Sede: Vicchio (Firenze)

Date di esistenza: 1781 - 1808

Intestazioni: Comunità di Vicchio, Vicchio (Firenze), 1781 - 1808

Storia amministrativa:
Ben poco si conserva nell'Archivio comunale di Vicchio per quanto riguarda gli atti della nuova Comunità di Vicchio, istituita con Regolamento particolare del 23 Maggio 1774.
In base a tale regolamento la comunità viene retta da un Magistrato formato dal Gonfaloniere e da 6 Rappresentanti. Il Consiglio generale, che affiancava il Magistrato per talune materie, era composto, oltre che dai membri del Magistrato stesso, da 20 deputati scelti a rotazione dai 35 popoli.
Per la circoscrizione della nuova comunità rimando a quanto verrà detto successivamente circa la composizione della podesteria la cui circoscrizione costituisce il modello cui si ispira anche quella della comunità nella riforma Leopoldina.
Col medesimo regolamento si stabiliva che la quota di imposizione da ricavare dal gettito della Tassa sui contadini e artigiani o testanti doveva essere di 150 scudi. L'eccedente era posto a carico dei proprietari fino al raggiungimento dei 360 scudi, ossia all'ammontare della Tassa di Redenzione, la nuova e generale imposizione comunicativa.
In base poi al Regolamento generale sulle comunità del Contado, dello stesso 1774, tutti i componenti degli uffici erano eletti per tratta. I residenti nel Magistrato dovevano essere possessori di beni stabili sufficienti a contribuire con la loro rendita ad un fiorino di decima.
Per la tratta del Consiglio generale, invece, erano compresi tutti i capofamiglia, sia possessori di terre che lavoratori o artigiani. I possessori venivano "rimborsati" per un popolo quando vi possedevano sufficienti beni immobili, anche se non vi risiedevano stabilmente.
Il Magistrato, che doveva riunirsi sempre per almeno due terzi degli aventi diritto, aveva il compito di compiere tutti gli atti amministrativi della comunità, eccetto che per quelle limitate materie nelle quali doveva riunirsi assieme ai membri del Consiglio generale.
Altre importanti cariche della comunità erano i Revisori delle imposizioni e il Camarlingo (tesoriere) della comunità.
Il Regolamento citato fissa anche in 8 titoli (o suddivisioni) le spese ordinarie delle quali fanno parte: provvisioni, salari ed emolumenti non compresi nella tassa di redenzione o stabiliti dalla comunità; spese per obblighi fissi; spese per "offerte" e "limosine": spese di restauro e manutenzione degli edifici pubblici e delle vie sia di campagna che dei centri; imposizioni di decima per i beni della Comunità e dei luoghi pii; spese "diverse" però necessaria alla nuova amministrazione.


Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Vicchio, 1781 - 1808 (fondo, conservato in Comune di Vicchio. Archivio storico e Biblioteca)