Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda soggetto produttore

Colonna con sottomenu di navigazione


Complessi archivistici

Soggetti produttori

Contenuto della pagina


Comune di Scandicci

Sede: Scandicci (Firenze)

Date di esistenza: 1865 -

Intestazioni: Comune di Scandicci, Scandicci (Firenze), 1865 -

Storia amministrativa:
Casellina e Torri 1 si costituì in comune nel 1865 a seguito della prima legge emanata dallo stato unitario per la suddivisione amministrativa del territorio nazionale 2 . In quella data le vecchie magistrature, che nei primi anni dello stato unitario avevano continuato ad amministrare il territorio, furono progressivamente sostituite da organismi che sono sostanzialmente restati gli stessi fino ad oggi. La legge per l'unificazione amministrativa stabiliva che i nuovi organismi di governo dei comuni sarebbero entrati in carica dal 1° luglio successivo a seguito delle elezioni e delle nomine dei sindaci; per dare tempo, però, per gli opportuni adeguamenti, si precisava che «Le attuali amministrazioni continueranno a compiere le attribuzioni e gli atti affidati dalle leggi fino a che le nuove amministrazioni non siano entrate in ufficio». Alla prima adunanza del Consiglio, tenutasi il 24 luglio, presiedette il consigliere Francesco Adorni in assenza del gonfaloniere; in tale occasione il presidente dette lettura degli articoli 95 e 212 della legge riguardanti il numero dei consiglieri richiesti per la legalità delle adunanze e le modalità di votazione; informò anche il Consiglio che in conformità dell'articolo 238 paragrafo 10 della legge l'attuale Consiglio e Magistrato dei Priori erano autorizzati a continuare nei rispettivi uffici. Fu confermato, inoltre, Luigi Torrigiani, già segretario del gonfaloniere «sotto l'impero del Regolamento Toscano 20 novembre 1849», a segretario del Comune secondo la nuova normativa. 3 Le elezioni amministrative si tennero il 10 settembre 1865; 4 fino al 2 ottobre 1865 il gonfaloniere Luigi Mannelli Galilei supplì alla mancanza del sindaco. 5 Dal 13 ottobre Enrico Magherini compare nelle deliberazioni come facente funzioni di sindaco; egli venne ufficialmente nominato con Regio Decreto del 10 dicembre 1865 e la Giunta ne prese atto il 22 dicembre. 6
Con gli aggiustamenti territoriali del 1865 7 , che fecero acquisire a Casellina e Torri porzioni di territorio del soppresso Comune di Legnaia e cedere al Comune di San Casciano alcune zone nei pressi della Romola, il Comune, nato in epoca lorenese 8 dalla fusione delle due leghe di Casellina e di Torri, ampliò di molto la sua estensione territoriale. Tale ampliamento e la logica del provvedimento legislativo portarono alla individuazione di un centro del comune che fino ad allora non esisteva. Si pensò inizialmente di acquistare un terreno per costruire un piazzale e un edificio da utilizzarsi per il mercato dei grani; vi si aggiunse anche l'intenzione di ampliare l'edificio per alloggiarvi altri servizi pubblici e, particolarmente, le scuole. Fra le due direttrici principali che attraversavano il territorio la scelta cadde su quella che porta alla valle della Pesa perché comoda per i collegamenti con le colline; il terreno su cui far sorgere il palazzo fu individuato nel borgo di Scandicci che, in quanto baricentrico della parte pianeggiante, meglio si prestava a servire gli interessi della popolazione. 9
La situazione territoriale rimase immutata fino al 1928 quando il comune di Firenze fu ampliato a danno dei comuni limitrofi; 10 Casellina e Torri cedette al Comune di Firenze la parte a nord est del suo territorio per un totale di 6.931 abitanti e acquisì dal soppresso Comune del Galluzzo la zona intorno alla Pieve di Giogoli con 397 abitanti; 11 a Casellina e Torri, secondo la rilevazione dell'Ufficio Centrale di Statistica del 4 settembre 1928, restarono 12.253 abitanti; 12 restò anche il pubblico macello, sebbene si trovasse in territorio fiorentino. 13
I previsti cambiamenti territoriali seguirono un iter che si protrasse per tutto il decennio a causa delle proteste degli abitanti delle zone lungo il fiume Greve, che chiedevano di restare nel comune di Scandicci, e delle conseguenti richieste del podestà di Scandicci. 14
Infine, con R. D. 7 settembre 1939, n. 1591 Rettifica di confine fra i comuni di Firenze e di Scandicci (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre 1939) si concluse la vicenda: la superficie del territorio, che prima del 1928 era di Kmq. 69.600, si ridusse a Kmq. 59.594 mentre la popolazione scese da 20.252 abitanti a 13.202. 15
La nuova configurazione territoriale decorse dal 1 gennaio 1940 ed è rimasta immutata nel tempo.
Nel 1929 il commissario prefettizio Luigi Mazzucchelli deliberò di richiedere al Ministero dell'Interno il cambiamento del nome da Comune di Casellina e Torri a Comune di Scandicci, dal nome della località sede del municipio; 16 le argomentazioni a sostegno di tale richiesta erano di ordine pratico tese ad evitare di creare disservizi sia per la consegna della posta, che immancabilmente veniva portata sul tram diretto a Casellina, che per i viaggiatori e funzionari che si aspettavano di trovare la sede del Municipio nel luogo che dava il nome al Comune; il podestà faceva anche notare che lo stemma sarebbe rimasto lo stesso. La risposta del Ministero non si fece attendere e in quello stesso anno fu emanato il Regio Decreto che autorizzava il cambiamento del nome. 17


Complessi archivistici prodotti:
Comune di Scandicci, 1865 - 1945 (fondo, conservato in Comune di Scandicci. Archivio storico e Biblioteca)