Livello: serie
Estremi cronologici: 1563 - 1617Consistenza: 1 unità
La canova o abbondanza universale venne istituita da Iacopo VI Aragona
Appiano signore di Piombino l'anno 1584 e consisteva nell'assicurare alla comunità
un adeguato rifornimento di grano comprato da un canovaio eletto. In calende di
luglio gli anziani con intervento del consiglio alla presenza del commissario
dovevano nominare tanti uomini di Scarlino di buona fama atti a tenere i conti
fedelmente e maggiori di anni trenta e in possesso di almeno duecento scudi. Tra
questi il consiglio ne eleggeva quattro tra i più idonei e dopo l'approvazione del
signore dovevano essere messi in quattro polize sigillate e imborsate. Ogni anno in
calende di maggio alla presenza del commissario ne veniva estratta una. Il canovaio
eletto durava in carica un anno salvo conferma del signore per buona
amministrazione. Nel tempo del raccolto il canovaio doveva comprare la quantità
maggiore di grano per rifornire la canova spendendo tutto il denaro a lui pervenuto
riscuotendo dai debitori. Il grano veniva distribuito per i bisogni e consumo del
paese facendolo pagare al prezzo stabilito dai grascieri e dal commissario e
misurandolo con la quarra del comune. Alla fine del suo ufficio il canovaio era
tenuto a consegnare al suo successore tutta la quantità di grano restata che doveva
essere una quantità sufficiente per due mesi. Quindi veniva sottoposto a sindacato
dai ragionieri eletti dal consiglio maggiore tre mesi prima.