L'organo amministrativo della podesteria di San Casciano era costituito da un
consiglio formato da consiglieri, rappresentanti, priori e gonfalonieri. Questi
avevano il compito di deliberare i partiti riguardanti l'intera
comunità/podesteria nonché di eleggere alle cariche i vari ufficiali. Le
verbalizzazioni delle riunioni erano affidate ai cancellieri della
podesteria.
La serie, che raccoglie i registri delle deliberazioni del consiglio di
podesteria, si conserva solo a partire dall'anno 1634 e risulta inoltre lacunosa
per il periodo che va dal luglio 1652 al settembre 1696.
Gli argomenti che più frequentemente ricorrono nelle assemblee del magistrato
riguardano stanziamenti per lavori da farsi a pozzi, fogne, strade e piazze o
carceri. Ricorrenti sono pure le decisioni sulle modalità di pagamento dei dazi,
sulle regole per stabilire i defalchi di tasse e così via. Ovviamente poi, data
la frequenza con la quale si rinnovavano gli incarichi comunitativi, gran parte
delle deliberazioni sono dedicate alla nomina e agli squittini di camarlinghi e
mallevadori, stimatori e calcolatori, medici e maestri. Nell'ottobre del 1742 ad
esempio viene nominato per un anno il nuovo maestro di scuola: il candidato
sosteneva un esame davanti al Magistrato che doveva, nel frattempo, reperire
anche informazioni della sua "abilità e buoni costumi". Il maestro, una volta
ricevuto l'incarico, aveva il compito di "insegnare leggere, scrivere, abbaco,
grammatica, retorica e con salario di cinquanta soldi netti".