Livello: serie
Estremi cronologici: 1869 - 1955Consistenza: Registri 1-98
A partire dal 1864 le imposizioni distribuite negli stati preunitari
vennero abolite e sostituite da tre imposte dirette principali valide su tutto il
territorio nazionale: l'imposta fondiaria, l'imposta sulla ricchezza mobile e
l'imposta sui fabbricati.
Le imposte indirette erano costituite principalmente,
oltre che dai dazi doganali, dal dazio governativo sui consumi e dalle imposte di
fabbricazione. I comuni si avvalevano sia di sovrimposte sulle imposte dirette, che
di addizionali sul dazio governativo; avevano inoltre facoltà di imporre propri dazi
su determinati prodotti di consumo. Via via poterono contare anche su altre tasse
particolari, che si aggiungevano alle sovrimposte: un'imposta sulle bestie da tiro
(1865), una tassa sui cani (1865, obbligatoria dal 1919), una tassa sul valore
locativo delle abitazioni (1866; abolita dal 1925 al 1931), una tassa di famiglia
(1868; abolita dal 1923 al 1925, poi reintrodotta), una tassa sul bestiame (1868),
una tassa su vetture e domestici (decreto del 1866 e legge del 1870), una tassa di
licenza (attribuita ai comuni dal 1870), una tassa di esercizio e rivendita (1870,
abolita nel 1925), una tassa sulle insegne (1874). Nei primi decenni del Novecento
le contribuzioni comunali subirono mutamenti, abolizioni provvisorie e sostituzioni,
arricchendosi di numerose altre imposte: su pianoforti e biliardi (1917), sui
redditi delle industrie, commerci, arti e professioni (1925), una complementare sul
reddito (1925), che sostituiva la tassa di famiglia e quella sul valore locativo
delle abitazioni, di patente, sulle macchine da caffé (1926). I contribuenti
dovevano essere iscritti su appositi ruoli, che potevano riguardare una singola
tassa, o comprendere invece tutti i tributi comunali unificati.
Numerosi ruoli
d'imposta degli anni 1926, 1928, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933 e 1934 del comune di
San Marcello erano contenuti negli allegati ai conti consuntivi del bilancio
comunale relativi a quegli anni; contengono il repertorio delle frazioni comunali.
Alcuni ruoli di contribuenti si trovano anche nel Carteggio e atti degli affari
comunali degli anni 1869 e 1890.