A partire dal 1861, con scadenza prima decennale, poi (dal 1936)
quinquennale, lo stato italiano si incaricò di eseguire censimenti generali della
popolazione (1861, 1871, 1881, 1901, 1911, 1921, 1931, 1936, 1951, 1961 ecc.).
Problemi finanziari ed eventi bellici ne impedirono l'esecuzione nel 1891, 1941 e
1946. I censimenti avevano il compito, mediante una rilevazione demografica
simultanea, di verificare ed integrare il Registro della popolazione, ma anche
quello di censire eventualmente le attività industriali, commerciali ed agricole.
Inizialmente basata su schede individuali e fogli di famiglia, dal 1921 la
rilevazione contemplò la compilazione dei soli fogli di famiglia, a cui dal 1931 si
aggiunsero anche i fogli di convivenza relativi a collegi, caserme, conventi ecc.
Ogni territorio comunale venne suddiviso all'uopo in frazioni, identificate, in base
alla maggiore o minore distanza dal centro, con lettere alfabetiche a partire dalla
A, e sezioni, indicate con numeri. Nall'archivio di San Marcello si sono
conservati, riuniti in buste, i censimenti del 1921 (VI), 1931 (VII), 1936 (VIII),
1951 (IX). Sui censimenti del 1871 e 1881 vedi "Carteggio e atti degli affari
comunali" agli anni corrispondenti.