Nel regno d'Italia l'arruolamento militare e gli obblighi di leva furono
regolati, a partire dal 1861, con una serie di leggi derivate da quelle promulgate
nel 1854 nel regno di Sardegna. In base alla legge comunale del 1865 la Giunta e il
segretario comunale furono incaricati di preparare ogni anno le liste dei giovani
che avrebbero dovuto compiere il servizio militare. Con successive leggi del 1876,
1877 e 1890 i comuni avrebbero dovuto approntare tre tipi di documentazione relative
agli affari militari: un elenco preparatorio dei giovani destinati alla leva, la
vera e propria lista di leva ed un registro dei ruoli matricolari, nel quale si
sarebbe dovuto registrare l'iter militare dei soldati che avessero ottemperato al
servizio di leva. Le liste dell'arruolamento dovevano essere preparate dal sindaco e
dal segretario, verificate in Giunta e poi inviate al Prefetto o al Sottoprefetto
del circondario, da dove pervenivano infine al Commissariato di leva. Le date
delle liste di leva si riferiscono alla classe di nascita; i registri relativi al
periodo 1915-1955 sono raccolti presso l'ufficio di Stato civile.