Livello: fondo
Estremi cronologici: sec. XVI - 1784Consistenza: 301 unità
Il primo numero di questa serie, relativo agli anni 1414-1422, contiene
atti del podestà autonomo di Massa e Cozzile mentre le prime filze, verosimilmente
formate in occasione del riordino del tardo Settecento, sono filze miscellanee
contenenti registri o frammenti di registri relativi a più ufficiali; di ciascuna delle
partizioni autonome in cui è distinta ciascuna filza si dà conto nella relativa
descrizione, all'interno della quale ognuna di esse si configura come scheda secondaria.
Data la difficoltà di reperire all'interno delle filze il nome e gli estremi cronologici
esatti di ciascun podestà di Buggiano si è preferito trascrivere e riportare in una
appendice l'elenco di essi quale risulta dai registri dell'ufficio delle Tratte
custoditi presso l'Archivio di Stato di Firenze. Il nome dell'ufficiale giusdicente,
invece, è riportato nella descrizione solo quando è stato possibile ricavarlo dal
contesto del pezzo descritto. Si avverte, infine, che gli estremi cronologici di ciascun
registro sono impossibili a rilevarsi direttamente se non a costo di un'analisi
minuziosa di ciascuna filza, dato che il materiale in esse contenuto non è raccolto in
ordine cronologico. Ciò avrebbe dilatato in misura inaccettabile i tempi di
perfezionamento del presente lavoro; per questo essi si fanno convenzionalmente
coincidere con quelli della permanenza in servizio del podestà di Buggiano che nominò
l'ufficiale, riportati nell'elenco in appendice.
Il comune cittadino di Firenze, nel corso della sua espansione a danno dei
territori limitrofi a partire dal XIII secolo, si trovò a dover fare i conti con la
sempre più acuta esigenza di coordinare, dal punto di vista istituzionale, un vero e
proprio mosaico di popoli, plebati, comuni rurali ed altri enti territoriali di piccole
dimensioni, dotati bensì di una autonomia di governo ma organizzati in modo
approssimativo, eterogeneo, spesso rudimentale. Il primo mezzo per la realizzazione di
tale opera di coordinamento fu la creazione di leghe con lo scopo di riunire e
semplificare una pluralità di enti in un solo organismo di governo
1
.
Coll'aumentare
dell'estensione del territorio controllato da Firenze, quindi col crescere parallelo
della complessità della rete istituzionale preesistente, che restava tanto più
conservata dopo la sottomissione quanto maggiore era la distanza dalla Dominante, alle
leghe si affiancarono, nel corso del XIV secolo, le podesterie. Ad esse, oltre alle
funzioni di organi di coordinamento e di raccordo fra Firenze e i territori soggetti, fu
attribuito il compito di realizzare il decentramento della giurisdizione in materia
civile, almeno per il primo grado del giudizio. Così, specialmente nei territori del
distretto, il podestà era insieme la massima espressione, in sede locale, del governo
centrale, l'amministratore della giustizia civile in nome del podestà fiorentino e anche
il vertice di un organo di governo sovracomunale con funzioni analoghe a quelle del
vicario, sia pure a un livello inferiore di competenze
2
.
Si comprende bene a questo punto la preminenza,
rispetto alle località limitrofe, di quella che ospitava la podesteria e la gelosa
difesa che veniva spiegata ogniqualvolta se ne ipotizzavano, da parte del governo
centrale, la soppressione, lo spostamento di sede o l'accorpamento.
All'indomani
della sottomissione a Firenze, le sedi di podesteria formavano una rete dalle maglie
assai fitte; erano tali, infatti, Buggiano, Massa e Cozzile e Montecatini,
rispettivamente di secondo, terzo e quarto grado, con diritto per ciascun podestà di
relativo seguito e corteggio nonché un rispettabile emolumento
3
. Le circostanze in cui
Firenze era venuta in possesso della Valdinievole a danno dei Lucchesi e la particolare
rilevanza strategica di tale territorio oltre che la sua posizione periferica rispetto
alla Dominante avevano consigliato evidentemente di largheggiare nella concessione di
autonomie ai comuni di così recente sottomissionee che già sotto l'influenza lucchese
avevano fatto valere in senso contrario tali requisiti
4
.
Anche quando, col XV secolo, Firenze, nel quadro della
riorganizzazione del proprio sistema istituzionale, intraprese una progressiva
semplificazione della rete delle podesterie tendendo ad accorpare più circoscrizioni
contigue in una sola, per quanto riguarda la Valdinievole procedette con cautela e
diluendo gli interventi nel tempo; così, ad esempio, nel 1419, la podesteria di
Montecatini assorbì quelle di Monsummano e Montevettolini, inizialmente autonome e poi
unificate nel 1401; la podesteria di Massa e Cozzile, nel 1420, fu invece associata a
quella di Buggiano che, a sua volta, inglobò quella di Uzzano nel 1424 e quelle di
Monsummano, Montevettolini e Montecatini, a suo tempo unificate, nel 1430
5
.
Un
simile processo fu non solo lento e progressivo ma vide anche l'adozione di
provvedimenti volti ad attenuare nelle popolazioni interessate il disagio e il
malcontento che provocava ogni nuova soppressione; così, si dispose, ad esempio, che ad
Uzzano venisse inviato un notaio ad amministrare la giustizia "qualche volta ogni
settimana"
6
, oppure che il podestà di Montecatini risiedesse a
Montevettolini e Montecatini, lasciando al proprio posto un notaio a rappresentarlo
durante la sua assenza
7
. Questa regola della residenza alternata valse, a partire dal 1463,
per Montecatini e Buggiano benché quest'ultimo comune fosse la sede ufficiale di
podesteria
8
.
Massa e Cozzile, in questo
susseguirsi di provvedimenti di soppressione e semplificazione, potè godere, rispetto ad
altri comuni limitrofi, di un trattamento di favore: unita, come si è detto, alla
podesteria di Buggiano nel febbraio del 1420, al corteggio di quest'ultimo podestà
venne, in tale occasione, aggiunto un notaio con un donzello e l'emolumento di cinquanta
lire all'anno al fine di assicurare la presenza costante nel comune di Massa di un
funzionario del podestà competente ad agire in sua vece
9
. Si venne così a creare un
banco di giustizia parallelo a quello del podestà, con la produzione di una autonoma
serie di atti civili.
Con le riforme leopoldine, nel 1772 Massa e Cozzile fu
definitivamente inglobata nella podesteria di Buggiano e perse così il banco di
giustizia autonomo
10
. Nondimeno, sino al
1784 i podestà di Buggiano proseguirono a nominare un loro rappresentante con competenza
esclusiva per Massa e Cozzile; pertanto la serie documentaria relativa, che consta di
ben 297 filze rilegate, copre, con varie lacune, l'arco cronologico 1414-1784
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.
Soggetti produttori:
Podesteria di Buggiano. Ufficiale giusdicente di
Massa e Cozzile, Massa e Cozzile (Pistoia), 1420 - 1784