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Imposizione del decimino e dei testanti

Livello: sottoserie

Estremi cronologici: 1720 mar. 1 - 1776 feb. 29

Consistenza: 5 unità

L'imposizione del decimino gravava sui lavoratori della terra i cui proprietari erano sottoposti alla decima e su quei possidenti che avevano dei terreni coltivati in proprio, in affitto o a mezzadria. L'importo dell'imposizione veniva stabilito in maniera proporzionale alla quota di decima pagata dai proprietari: una lira di decimino per ogni fiorino di decima.
Su tutti coloro invece che non possedevano o lavoravano terre, gravava la tassa sulla «testa», per cui ogni cittadino era tenuto a pagare annualmente una quota a titolo di testatico 1 . L'importo di tale imposizione veniva rimesso da parte del camarlingo tanto alla Cassa dei Signori Nove per il «chiesto», quanto al camarlingo generale del Vicariato di S. Giovanni in tre scadenze annuali 2 .


8
«Dazaioli delle teste e decimino dei proventi e altro»
Reg. leg. cart., cc. 16-264
1720 mar. 1 - 1730 feb. 28
9
«Dazaioli e decimino delle teste, livelli e proventi»
Camarlingo
Bartolomeo Casini

Reg. leg. cart.
1730 mar. 1 - 1740 feb. 29
10
«Decimino e dazaioli dei proventi e livelli»
Camarlingo
Marco Chiostri

Reg. leg. cart., cc. 43; cc. 64; cc. 58; cc. 62, cc. 62; cc. 62; cc. 59; cc. 60
1759 mar. 1 - 1769 feb. 28
11
«Decimino e dazaioli dei proventi, livelli e teste»
Camarlingo
Marco Chiostri

Reg. leg. cart., cc. 69; cc. 64; cc. 57
1769 mar. 1 - 1773 feb. 28
12
«Decimino e dazaioli dei proventi, livelli e teste»
Camarlingo
Anton Domenico Parigi

Reg. leg. cart., cc. 80
1773 mar. 1 - 1776 feb. 29