Livello: serie
Estremi cronologici: 1644 - 1775Consistenza: 16 unità
La distribuzione del sale alle varie comunità, da parte delle autorità
centrali, era fin dal Medioevo, come si sa, un'imposizione mascherata, in quanto il
costo del sale distribuito era molto superiore al suo valore di mercato ed inoltre
vigeva l'obbligo di comprarlo soltanto dallo stato. Durante il periodo granducale,
al quale in questo caso ci si riferisce, ad ogni comunità veniva assegnato un certo
contingente, a seconda dei bisogni presunti, accertati dal cancelliere. In seguito
certi ufficiali, detti "salaioli", o "canovieri", dal nome della canova, luogo dove
si conservava il sale, venivano incaricati di andare a prendere il prodotto,
trasportarlo e conservarlo nel loro Comune, e distribuirlo infine agli abitanti.
Soltanto verso la fine del Settecento, esattamente nel 1788, il sale smise di
costituire una tassa e fu venduto liberamente, pur sempre sotto il monopolio
statale. Nei registri del sale di Cutigliano troveremo i quantitativi distribuiti a
tutti i nuclei familiari ed i pagamenti relativi, talvolta preceduti dai reparti,
che costituivano l'elenco delle bocche e degli animali da frutto, in base al cui
numero complessivo veniva assegnata la quota comunitativa.