Livello: serie
Estremi cronologici: 1815 - 1862Consistenza: 23 unità
Istituita con legge dell'11 febbraio 1815, la tassa di famiglia ricadeva
sui proprietari di terreni e sui negozianti, i banchieri, i mercanti, gli artisti, i
locandieri, e generalmente su chiunque avesse un patrimonio. La tassa era suddivisa
secondo quote fissate annualmente per tutte le Comunità. La deputazione sopra la
tassa di famiglia compilava un reparto annuale in cui la suddetta quota complessiva
veniva distribuita fra i capifamiglia (di cui si elencava anche la professione)
sulla base di diverse classi di reddito. Il reparto veniva in seguito approvato
dalla Camera di Soprintendenza comunitativa. Infine il cancelliere formava il
dazzaiolo che serviva per la riscossione delle contribuzioni esatte dal
camarlingo.