Livello: serie
Estremi cronologici: 1799 mag. 30 - 1799 ott. 29Consistenza: 1 unità
Pochi mesi dopo l'ingresso delle truppe francesi a Firenze (25 marzo) e la successiva partenza per Vienna del granduca Ferdinando, il 6 maggio 1799, ad Arezzo, scoppiò una violenta rivolta antifrancese al grido di "Viva Maria", che in poco tempo si propagò ad altre città della Toscana meridionale, compresa Siena con episodi di grande violenza1. Ad Arezzo si formò una sorta di governo provvisorio che prese il nome di Suprema Deputazione, modello seguito poi anche da altre città e comuni, tra cui Poppi, in cui si affermò il movimento del "Viva Maria".
La partenza dei francesi da Firenze il 5 luglio a seguito delle sconfitte subite nell'Italia del Nord e delle violente dimostrazioni antifrancesi verificatesi a Firenze il 4 luglio, lasciò praticamente la Toscana priva di un qualsiasi governo, tanto che l'unica autorità rimase il Senato fiorentino. Il 7 luglio fecero il loro ingresso nella capitale le truppe aretine del "Viva Maria" e per alcuni mesi la Toscana fu in balia di queste forze reazionarie, solo nell'ottobre, sempre dello stesso anno, con il ritorno dei francesi (15 ottobre) e la successiva formazione di un triunvirato da loro eletto, si tornò ad un effettivo controllo del governo centrale su tutto il territorio. Uno degli atti più importanti di questo triunvirato fu quello di richiamare in vigore, nella sua interezza, tutta la legislazione leopoldina.
Nell'archivio di Poppi per i mesi maggio-ottobre 1799, periodo del "Viva Maria", si trova una filza di lettere inviate ai deputati di Poppi da parte delle deputazione di Bibbiena, Strada, Rassina, dalla Suprema Deputazione del governo provvisorio di Arezzo e dal comando militare sempre di Arezzo.
Carteggio dei deputati