Atti e negozi

Livello: serie

Con l'istituzione delle cancellerie la figura del notaio attuario, di cui le comunità si serano servite fino ad allora, fu sostituita con quella del cancelliere comunitativo, il quale svolgeva le funzioni di ufficiale periferico dello Stato fiorentino. La documentazione prodotta dai cancellieri comprende sia atti relativi allo svolgimento degli affari comunali, per i quali il cancelliere era garante della legalità e ufficialità degli atti medesimi, sia documenti che sono invece espressione dei rapporti intrattenuti nella sua funzione di organo periferico dello Stato, quindi tutta la corrispondenza con gli uffici locali e soprattutto con gli organi centrali di controllo come il Magistrato dei Nove e successivamente con la Camera delle Comunità. Il trasferimento della cancelleria da Montecatini a Monsummano e la successiva richiesta da parte del comune di Montecatini di riottenere le sue carte, e quindi la loro separazione da quelle delle Due Terre, ha determinato un notevole disordine all'interno delle filze di "Atti e Negozi del Cancelliere", nelle quali la numerazione delle carte non è più ordinata. Le filze contenenti gli atti dei cancellieri di Montecatini si trovano oggi sciolte, e all'interno di quasi ogni coperta si ha l'evidente assemblaggio di più unità archivistiche, anche cronologicamente distanti tra loro. Le buste conservate nell'archivio di Montecatini sono il risultato dello smembramento dei documenti concernenti affari di Montecatini, Monsummano e Montevettolini, nel tentativo di dare ad ognuna di queste comunità le proprie carte; tentativo peraltro non sempre riuscito, tanto che non è difficile trovare a Montecatini documenti inerenti sia Monsummano che Montevettolini, e viceversa. Le coperte delle buste della serie "atti e negozi" presenti nell'archivio di Montecatini sono quelle originali, mentre le filze dell'archivio di Monsummano hanno nuove rilegature. Come già sottolineato, all'interno di ogni busta si evidenzia l'assemblaggio di più unità archivistiche, come è ben evidenziato dalla cartulazione originale, discontinua e di mani diverse. Ogni busta è stata schedata rendendo conto degli estremi cronologici e, quando possibile, anche della numerazione delle carte.