Stato civile

Livello: serie

Estremi cronologici: 1808 mag. 30 - 1814 dic. 25

Consistenza: 39 unità

L'attenzione alla consistenza numerica delle varie comunità era stata costante fin dai tempi di Pietro Leopoldo: il numero degli abitanti costituiva il parametro per la suddivisione delle tasse, ai registri di stato civile si faceva riferimento per determinare gli importi della tassa di famiglia, per il ruolo delle patenti, per formare le liste elettorali. La tenuta di tali registri con le registrazioni dei battesimi, dei matrimoni e delle morti, fino al 1808 tenuti dai parroci con informazioni limitate ai cittadini di culto cattolico, divenne un compito al quale doveva assolvere il maire ¹ . I prefetti ed i sottoprefetti inviarono a tale scopo in duplice copia dei registri prestampati su cui registrare le nascite, le morti e i matrimoni. Uno dei due registri veniva conservato presso l'archivio del municipio, mentre l'altro, corredato da una tavola annuale riepilogativa, era consegnato al cancelliere del tribunale. Allo scadere di ogni decennio il cancelliere del tribunale provvedeva a redigere, sulla base delle tavole annuali, una tavola decennale.
A Montecatini sono pervenuti tredici registri per la trascrizione degli atti di nascita, ed altrettanti per quelli di morte e per quelli di matrimonio.