Livello: serie
Estremi cronologici: [...]1679 - 1767[...]Consistenza: 14 unità
Uno dei compiti specifici dei cancellieri comunitativi era la compilazione
annuale dei dazzaioli, cioè i registri ove erano elencati i nomi e le partite di coloro
che dovevano pagare un dazio, che venivano consegnati ai camarlinghi per l'esazione
delle quote spettanti ai singoli contribuenti. La compilazione del dazzaiolo, di
qualunque natura fosse, era preceduta da operazioni di ripartizione dei contribuenti e
delle quote che davano luogo ad atti preparatori. Nel caso dell'imposizione del decimino
e testanti la quota che ogni lavoratore di terre doveva pagare corrispondeva ad una
cifra proporzionale della decima che il proprietario del podere pagava direttamente alla
città di Firenze. I dati per calcolare tale cifra erano tratti dai campioni della decima
granducale e riportati popolo per popolo su appositi registri affidati ai cancellieri. I
testanti, o artigiani, invece erano iscritti per una cifra fissa stabilita per le
diverse categorie. La somma di tutte queste valutazioni di decime dei terreni e delle
teste costituiva la "massa minore" di ogni popolo e serviva come base per la
ripartizione dell'imposta e la relativa programmazione delle spese locali.
Presso
l'archivio di Montaione questa fase preparatoria è documentata dai registri di
"decimine" e di "masse del decimino". Le cosiddette "decimine" sono i registri in cui,
secondo i campioni della decima granducale, sono elencati i proprietari di terre ed i
poderi "addecimati", sottoposti alla tassa di decima, in base ai quali veniva stimato
quanto il singolo podere dovesse rendere annualmente e quindi quanto il proprietario
dovesse pagare alla città Firenze e quanto il colono dovesse pagare localmente. Ogni
anno venivano eletti in ciascun popolo i "calculatori" che dovevano trasmettere al
cancelliere un elenco aggiornato dei nomi e cognomi di tutti gli abitanti maschi del
loro popolo con riferimento alla professione esercitata. Tali elenchi venivano
utilizzati dal cancelliere per il calcolo annuale dell'entrata e la compilazione del
dazzaiolo. La somma di tutte le quote attribuite ai singoli coloni ed ai singoli
artigiani era detta "massa del decimino e delle teste". Tali masse potevano subire
periodiche variazioni per l'apertura o chiusura di nuove attività artigianali e per
l'avvicendamento nella conduzione dei poderi
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Si segnala che uno
dei due registri di masse del decimino benché rechi l'intestazione Montaione e Gambassi
si riferisce invece ai popoli di Castelfiorentino e Certaldo.