Livello: serie
Estremi cronologici: 1369 set. 27 - 1776 apr. 30Consistenza: 803 unità
La riunione di podesterie nella prima metà del '400 non comportò la
soppressione dei banchi locali che, quando non erano sede stabile di podestà o di
ufficiale, erano tenuti settimanalmente da un notaio itinerante dipendente dalla
podesteria. Pertanto si distinguono le tre serie di atti civili di Monsummano, di
Montevettolini e di Montecatini.
Alla tripartizione degli atti si sostituisce
una bipartizione in seguito alla riunione dei comuni di Monsummano e di
Montevettolini nella comunità delle Due Terre. Dal 1784 ha inizio la serie unica
degli atti civili della podesteria di Montecatini, che la riforma dell'ordinamento
giudiziario del 1772, voluta da Pietro Leopoldo, aveva reso indipendente da quella
di Buggiano. Soppressa nel periodo francese, quando fu sostituita dalla giudicatura
di pace, la podesteria fu ricostituita con la restaurazione e trasferita nel 1834 da
Montecatini a Monsummano dove rimase fino alla soppressione delle podesterie nel
1848
1
.
La documentazione, raccolta in filze recanti
generalmente la denominazione "liber causarum civilium" e poi "civile", è costituita
da quaderni relativi alle diverse competenze giurisdizionali ed amministrative
esercitate dai giusdicenti. Così, insieme con gli atti civili in senso proprio,
costituiti in primo luogo dalle comparse degli attori e dalle deduzioni e sentenze
del giusdicente, si trovano l'esecutivo privato e l'esecutivo pubblico, questo
diviso fra pubblico di Firenze e pubblico di podesteria, le notificazioni ai
"descritti delle bande", i quaderni relativi a "sequestri", "protesti",
"comandamenti" e "vietagioni", "levate d'offese", sodi dei mugnai e dei beccai,
visite dei mulini, delle carceri e degli spedali, bolli del sale e, infine, le
lettere dei magistrati
2
. Per effetto dell'"Ordinatione universale sopra il
danno dato" del 7 settembre 1688
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, a partire dal 1694 nelle filze
si trovano anche quaderni del danno dato, che poi, diventato questo, in seguito alla
riforma leopoldina del 1772, di esclusiva competenza dei giusdicenti, si ritrovano
regolarmente insieme con l'altra documentazione.
Alle filze di Monsummano e di
Montevettolini, che, a partire dall'inventario del 1829, in cui per la prima volta
erano descritte e numerate individualmente, risultavano sistemate insieme in ordine
cronologico, si è ritenuto opportuno restituire l'ordinemento unitario che
successivamente avevano perduto.
Dall'esame della documentazione è emerso che
generalmente era un unico notaio ad occuparsi dei tre banchi della podesteria, ma,
non potendo presupporre che tale coincidenza si sia verificata sempre, il nome
dell'ufficiale o del cavaliere si è omesso nei casi in cui non risultasse dal
documento.
A fianco del numero di corda nuovo, sono segnalati, fra parentesi, i
numeri che le filze avevano rispettivamente negli inventari del 1819 per
Montecatini, del 1829 per Monsummano e Montevettolini, e del 1841 e del 1860 per
tutte le località.
Atti criminali di Monsummano si trovano uniti con i
rispettivi atti civili.