Livello: serie
Estremi cronologici: 1631 - 1808Consistenza: 5 registri
Le spese deliberate e le entrate della Comunità venivano annotate su un
registro detto "dei saldi" o "delle ragioni dei saldi". Le entrate erano
generalmente costituite dalla riscossione dei tributi, dalle rendite dell'affitto di
terre comuni e dalle privative di mulini, frantoi, taglio dei boschi e gabella.
Incaricato di redigere questi registri, così come di riscuotere le imposte statali e
le rendite locali, era il camarlingo.
Questa carica veniva posta all'incanto dalla Comunità ogni anno "alla minor
offerta", e durava dal primo di marzo fino al febbraio dell'anno successivo. Questo
fino al 1766 quando una norma del 30 aprile di quello stesso anno fissa come termini
della carica il periodo compreso dal 1 marzo al 31 dicembre; a partire dal 1790
infine la carica copre il periodo che va dal 1 giugno al 31 maggio. Annualmente
venivano eletti anche due ragionieri deputati a sindacare sull'operato del
camarlingo e a rispondere in solido del suo operato come mallevadori.
Da
segnalare come negli anni 1781-1783 la carica fosse detenuta dallo stesso marchese
Manfredi Malaspina, coadiuvato dal suo agente Michele Angelo Brandi.
Le unità
nn. 860 e 861 sono state parzialmente ricostituite con la reintegrazione dei
frammenti precedentemente conservati in b. 28, indicati come "libri dei conti
1735-1761" nell'inventario di Erta.
I registri versano in uno stato di
conservazione complessivamente mediocre. Il registro n. 860 è stato ricostituito
unendo due frammenti di registri considerati precedentemente due unità
distinte.