Livello: serie
Estremi cronologici: 1541 nov. 6 - 1703 ott. 14Consistenza: 3 unità
Della Compagnia di S. Croce di Laterina sono rimaste solo tre unità
archivistiche consistenti in un registro di deliberazioni e partiti e due volumi di
«Riformazioni» di capitoli che permettono di ricostruirne la storia fino ai primi
anni del'700.
Le riforme più antiche risalgono al 1692 anche se, all'interno
dell'unità che le contiene, si trova copia di alcuni «capitoli vecchi» del 1420,
riguardanti soprattutto gli obblighi e i doveri religiosi dei fratelli
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Il regolamento e l'organizzazione della Compagnia si deducono invece più
compiutamente proprio dalle riforme dei capitoli, approvate nel 1692. Queste
prevedevano l'elezione degli ufficiali mediante imborsazione e tratta: venivano in
tal modo nominati un Priore, due Consiglieri, sei «Festieri», un Camarlingo, quattro
Infermieri, sei Rettori o Becchini, un Sagrestano ed un
«Comandatore».
Era compito del Priore e dei Consiglieri far osservare i capitoli e punire
i trasgressori, nonché sovrintendere alle spese della Compagnia. I Festieri erano
incaricati di raccogliere le offerte e di consegnarle al Camarlingo, il quale
provvedeva a ridistribuirle ai poveri in occasione della festa di S. Croce,
celebrata in maggio ed in settembre. Il Camarlingo era a capo dell'amministrazione
economica, ma non poteva disporre di denari senza licenza del Priore, teneva inoltre
l'inventario di tutti i beni della Compagnia e della Sagrestia. Gli Infermieri
dovevano curare i confratelli ammalati, mentre i Rettori o Becchini provvedevano
alla sepoltura dei morti. Il Sagrestano doveva tenere minutissimo conto delle
suppellettili appartenenti alla Chiesa e alla Sagrestia e provvedere alla
manutenzione delle stesse. Infine il Comandatore aveva l'incarico di trasmettere ai
fratelli gli ordini del Priore o dei consiglieri quali, per esempio, l'obbligo di
recarsi alle processioni e ai funerali.
Il rinnovo delle cariche degli
ufficiali avveniva nel giorno di Pasqua, giorno in cui si procedeva anche
all'ammissione di nuovi confratelli nella Compagnia. Questa avveniva mediante messa
a partito e conseguente votazione favorevole dei due terzi dell'assemblea. Non si
potevano accettare «birri, spie, bestemmiatori, usurai, giocatori di giochi
proibiti».
Tale organizzazione rimase invariata anche con le successive riforme
di capitoli del 1703
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Soggetti produttori:
Compagnia di S. Croce, Laterina (Arezzo), 1420 -
1703