Livello: serie
Estremi cronologici: 1770 lug. 17 - 1808 dic. 31Consistenza: 27 unità
La legge che dal 1789
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dette una nuova regolamentazione all'imposizione della tassa di
macine previde che ad essa venissero sottoposte tutte le persone, a partire dall'età
di tre anni, residenti nella comunità. Per quanto riguarda le modalità di esazione
in un primo momento veniva costituito un reparto o «boccaiolo» nel quali i tassati
erano distribuiti in otto classi distinte a seconda del reddito ed era riportata
l'indicazione del numero dei membri (bocche) delle famiglie. A tal fine tutti i
capifamiglia erano tenuti a fare, nei tempi prescritti, la «portata», ossia la
denunzia delle persone componenti il nucleo familiare. In base a tali «boccaioli»
veniva poi impostato annualmente il dazaiolo della tassa corrispondente.
Dell'amministrazione della tassa erano incaricate le Magistrature comunitative, le
quali dovevano corrispondere i proventi alla Cassa della Camera delle Comunità di
Firenze. Dal 1802 l'esazione della tassa di macine, insieme a quella dei macelli,
venne affidata ai Cancellieri comunitativi ed a uno o due Deputati della Comunità
appositamente eletti
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