Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1720 mar. 1 - 1776 feb. 29Consistenza: 5 unità
L'imposizione del decimino gravava sui lavoratori della terra i cui
proprietari erano sottoposti alla decima e su quei possidenti che avevano dei
terreni coltivati in proprio, in affitto o a mezzadria. L'importo
dell'imposizione veniva stabilito in maniera proporzionale alla quota di decima
pagata dai proprietari: una lira di decimino per ogni fiorino di decima.
Su
tutti coloro invece che non possedevano o lavoravano terre, gravava la tassa
sulla «testa», per cui ogni cittadino era tenuto a pagare annualmente una quota
a titolo di testatico
1
. L'importo di tale imposizione veniva rimesso da
parte del camarlingo tanto alla Cassa dei Signori Nove per il «chiesto», quanto
al camarlingo generale del Vicariato di S. Giovanni in tre scadenze annuali
2
.