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Lega di Cintoia

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1551 - 1773

Consistenza: 10 unità

La Lega della Val di Cintoia e di Val di Rubbiana risulta già costituita fin dalla metà del XII secolo, in coincidenza con il primo tentativo realizzato dal comune di Firenze di dare un organizzazione omogenea al territorio soggetto 1 . I primi statuti risalgono al 1397, con riformagioni fino all'anno 1614 2 . Gli Statuti di Val di Cintoia ci presentano la Lega suddivisa in popoli che facevano riferimento a tre comuni utilizzati quali unità territoriali per le tratte delle magistrature locali. I popoli appartenevano ai terzieri di Val Cintoia, Val Rubbiana e Strada; insieme eleggevano gli uomini che erano destinati a formare il Consiglio della Lega e Podesteria, rinnovabili ogni sei mesi e nel momento in cui si riformavano gli uffici della vicina Lega di Val di Greve. Dagli statuti si apprende che la Lega era suddivisa in 19 popoli. Per il Terziere di Val di Cintoia: S. Cristofano a Lucolena, S. Michele a Dudda, S. Lorenzo al Frassino, S. Pietro a Cintoia, S. Maria a Cintoia, S. Martino a Sezzate, S. Donato a Mugnana, S. Giusto a Monte Rantoli - Oratorio. Per il terziere di Val di Rubbiana: S. Bartolomeo a Musignano, S. Miniato in Val di Rubbiana, S. Clemente a Panzalla, S. Lucia a Bisticci, S. Paolo a Ema (poi S. Polo), S. Andrea a Linari e S. Lorenzo alle Grotte (unite insieme), S. Maria a Fonte Domini (monastero agostiniano). Per il Terziere di Strada: S. Cristofano a Strada, S. Ilario a Petigliolo, S. Cristina a Pancole, S. Giorgio a Poneta. Come ogni Lega, anche la Lega della Val di Cintoia e di Val di Rubbiana era sottoposta alla giurisdizione civile di un Podestà. Il fondo è costituito dalla serie delle deliberazioni e tratte, i cui tre registri coprono con marginali lacune l'arco cronologico dal 1587 al 1773 e dalla serie dei saldi dei camarlinghi che, per conto della Lega riscuotevano le entrate e provvedevano al pagamento delle spese. L'ufficio del camarlingo era assegnato ad alcuni «buoni et leali huomini della decta legha» 3 , uno per terziere. Una volta incaricato, il camarlingo era obbligato a giurare di esercitare il proprio dovere lealmente e, a fine mandato della durata di sei mesi, doveva presentare nel libro delle ragioni il saldo contabile della propria attività.