Livello: serie
Estremi cronologici: 1587 settembre 2 - 1777 febbraio 23Consistenza: 2 unità
Con l'avvento dei Medici il corpo municipale fu ridotto ad un solo console e
sei consiglieri, affiancati dal camarlingo e da uno scrivano. Gli ufficiali venivano
nominati con il sistema della tratta, ossia per estrazione a sorte: ogni anno il
consiglio di comunità, costituito dal console, da sei consiglieri e dai due terzi e più
dei capi famiglia, si riuniva nella piazza del paese o, in caso di condizioni
atmosferiche avverse, nella sala del castello, dove procedeva all'estrazione dalle
relative borse, rappresentate da un cappello, dei bollettini o polizzini per mano di un
fanciullo. Quando le borse erano esaurite veniva fatta una nuova imborsazione, con un
nuovo elenco di imborsati. Dal 1747 compaiono due deputati o elettori perpetui
incaricati di formare le borse degli ufficiali
1
. Dal febbraio
1628 la carica del camarlingo, in precedenza estratta dalla relativa borsa, venne posta
all'incanto ed assegnata al miglior offerente "per non vi essere chi voglia essere
imborsato"
2
. Il sette gennaio 1656 i rappresentanti di
Lusignana fecero istanza che tra i sei consiglieri ce ne fosse uno di quella villa, in
considerazione del fatto che essa concorreva ad ogni spesa fatta annualmente per la
comunità; il consigliere venne quindi "imborsato ed estratto". Nel 1657 il consigliere
fu eletto dagli uomini di Lusignana e negli anni successivi dal consigliere uscente
3
. Dal 26 dicembre 1752 lo scrivano o notaro, in precedenza
estratto dalla borsa, venne eletto dai deputati
4
. I registri
delle deliberazioni erano redatti dal cancelliere di Castiglione del Terziere, dal 1753
di Bagnone. Gli ufficiali si riunivano per deliberare principalmente circa il rinnovo
delle cariche, gli incanti dei beni comunali (rappresentati da mulini e frantoi, prati,
oliveti, boschi, pascolo e piane dell'alpe, il letame nel paese, le foglie della
gelsonara a Lusignana) e le spese relative al fiume Magra. Molto frequenti erano le
richieste inoltrate agli Ufficiali dei Fiumi di poter spendere parte delle entrate del
comune per riparare ai danni provocati dal Magra alle coltivazioni ed alla strada. La
licenza di spendere veniva concessa per un periodo di tre anni e le entrate del comune,
se insufficienti, potevano essere integrate con un dazio sopra la massa dell'estimo. Il
capitano e soprattutto il cancelliere dovevano controllare che i denari fossero "spesi
bene e con risparmio". A partire dal 1652 venne fatto uno stanziamento annuale per la
spesa delle more o ripari sul Magra. Al pagamento dei lavori intorno al fiume dovevano
concorrere tutti quelli che possedevano beni nella giurisdizione di Filattiera, e non
solo quelle persone che avevano beni presso il fiume stesso, perché, in caso di
inondazione, e quindi perdita del raccolto, il danno sarebbe stato generale. Ma già nel
1594 gli abitanti di Lusignana e nel 1621, insieme a questi, anche quelli di Gigliana si
dissero contrari a concorrere all'imposizione per le spese del Magra
5
. Gli uomini di Lusignana, Caprio, Ponticello e "tutti gli altri del
pontremolese" furono esentati dal pagamento delle spese per la fabbrica dei ripari con
lettera del Magistrato dei Nove Conservatori della Giurisdizione e Dominio Fiorentino
del 12 maggio 1670
6
. Nel 1684 in conformità alla relazione
dei tre Giudici delegati da S.A.S. del 6 ottobre e al rescritto emanato il 24 ottobre,
si approvò che "la comunità concorra solamente alla spesa per la quantità di beni che
ricavano un comodo e utile dai ripari per la misura dei suoi beni e alla medesima regola
a seconda della classe che concorrono i particolari per i loro beni"
7
. Su ordine del Magistrato dei Nove ai lavori dovevano sovraintendere due
periti; il 6 marzo 1755 il partito per le more fu approvato dal Magistrato con la
prescrizione che "si elegga un sovraintendente ai lavori che insieme al cancelliere vi
assista e vigili invece dei rappresentanti soliti, con il procurare che i lavori si
facciano stabili e a dovere e con levare le spese non necessarie ed eccedenti"
8
. Nella filza 1 sono raccolte anche le deliberazioni del
comunello di Gigliana dal 30 dicembre 1587 al 1 dicembre 1621. Il comunello era parte
delle pertinenze di Filattiera; dopo l'erezione a Comunità autonoma di Filattiera nel
1786 Gigliana rimase legata alla Comunità di Bagnone da cui venne distaccata solo nel
1865 per entrare a far parte del Comune di Filattiera. Gli ufficiali, erano costituiti
da un console, tre consiglieri, due sindaci, un buon uomo, due saltari, estratti
annualmente dalle rispettive borse, e da un camarlingo, la cui carica era posta
all'incanto.