Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda complesso archivistico

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Comunità di Figline

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1365 - 1808

Consistenza: 475 unità

Quasi tutti i pezzi, anche quelli di più evidente appartenenza comunale, portano fino alla riforma Leopoldina del 1772 la intitolazione di "podesterìa di Figline". E' evidente che, data la coincidenza territoriale fra l'ente giurisdizionale (podesteria) e quello amministrativo (comunità), il nome "Podesteria di Figline" prevalse su quello di "Comunità di Figline" soprattutto in atti che, come i dazzaioli, dovevano far riferimento a confini precisi e certi.
Fin dai primi documenti dell'archivio la comunità di Figline risulta divisa nei seguenti popoli: S. Martino, Altoreggi, S. Chimenti a Gaville, S. Donato in Avane, S. Donato a Spicciano, S, Maria a Tartagliese, S. Maria della Pieve, S. Andrea a Ripalta, S. Andrea a Canapiglia, S. Michele in Povelli, S. Bartolomeo a Scampata, S. Maria a Tagliafune, S. Piero in Castelguineldi, S. Miniato a Celle, S. Piero al Terreno. Tale suddivisione rimane inalterata anche dopo le riforme del 1772.
Fino alle suddette riforme, la comunità figlinese era amministrata da un gonfaloniere e 5 capitani formanti il "Magistrato comunitativo"; con l'aggiunta di dieci consiglieri in rappresentanza dei vari popoli si costituiva il Consiglio Generale. La legge di riforma delle comunità emanata con motuproprio del 21/12/1772. allargava il numero dei componenti delle varie magistrature, portando a 10 i rappresentanti o "capitani" e a 14 i consiglieri (uno per ogni popolo). La legge stabili altresì che la durata in carica dei suddetti magistrati fosse di un anno.
Per la elezione del magistrato si usava il sistema delle "tratte", estraendo i nomi da una borsa in cui erano posti i nomi di tutti i possessori di beni immobili descritti ai campioni della tassa del decimino. La suddivisione in 14 popoli della comunità di Figline fu modificata nel periodo successivo all'occupazione francese e sicuramente nel 1817 i popoli erano diventati 19: S. Andrea a Ripalta, S. Andrea in Campiglia, S. Bartolomeo a Scampata, S. Biagio in Gaglianello, S. Cipriano in Avane. S. Donato in Avane, S. Maria a Faella, S. Maria a Figline, S. Maria a Ponterosso, S. Maria a Tartigliese, S. Piero a Viesca, S. Silvestro a Renaccio, S. Vito a Loppiano, S. Casciano a Montescolari, S. Miniato a Celle, San Martino Altoreggi, S. Pietro al Terreno, S. Michele a Pavelli, S. Romolo a Gaville. Tale suddivisione assunse sempre più un carattere puramente strumentale in funzione della riscossione delle imposte, perdendo sempre più l'antico carattere di "indipendenza" delle varie parrocchie.