L'obbligo per i cancellieri della tenuta di un registro per annotarvi i contratti di
livello e di censo risalgono ad un'istruzione dei Nove Conservatori del 1743. Le successive
istruzioni del 1779 confermarono tale incombenza, prescrivendo contestualmente la tenuta di un
libro distinto per i beni stabili di proprietà della comunità e dei luoghi pii da essa
dipendenti1. Dopo la Restaurazione tale obbligo era stato disatteso a Colle,
dove, come visto, era invalsa la prassi conservare gran parte delle tipologie documentarie
prodotte dal cancelliere indistintamente nelle filze del carteggio generale2. Questa anomalìa fu sanata nel 1831, quando a seguito di una delle
periodiche ispezioni della Cancelleria ad opera degli inviati della Camera di soprintendenza
comunitativa di Siena3, si provvide
finalmente alla redazione di un campione dei livelli, dove vennero anotati di contratti di
livelli relativi alla comunità, all'Opera del Ss. Chiodo e all'Ospedale di S.
Lorenzo.