Livello: serie
Estremi cronologici: 1817 - 1865Consistenza: 129 unità
Nel 1842, nel corso di un intervento di riordinamento generale delle
filze dei cancellieri, si provvide ad inviduare rendimenti e bilanci ricondizionandoli in
unità autonome
1
. La serie si articola inizialmente in una
sottoserie di Dazzaioli delle rendite
comunitaive (1817-1865) e in una di Reparti delle rendite imponibili prodotti fra 1826 e 1841.
Bilanci e rendimenti dei conti fino al
1839 risultano riuniti in un'unica sottoserie, cui afferisco due filze frutto dell'opera
di ricomposizione dei carteggi sopra descritta. Bilanci e rendimenti sono completati
idealmente dalle Osservazioni ai saldi dei
camerlenghi (1841-1849). La serie prosegue poi coi Registri dei mandati e repertori elle assegnazioni
(1849-1864), per concludersi infine con le buste dei Documenti di corredo al rendimento dei conti (1815-1864) e gli
Obblighi dei camerlenghi
(1839-1862).
Il maggiore elemento di continuità fra il sistema di gestione contabile
comunitativo anteriore al 1808 e quello dell'età della Restaurazione fu il camerlengo,
ripristinato in luogo del percettore della Mairie
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. Il nuovo assetto delineato dal Regolamento generale del 1816 recepì
in realtà molte delle novità introdotte in epoca francese, incentrate sulla programmazione
preventiva e sulla rendicontazione finale degli introiti e delle spese dell'esercizio
finanziario di durata annuale
3
. Oltre alla redazione dei bilanci
preventivi e dei rendiconti finali, il cancelliere era tenuto alla compilazione dei
mandati di pagamento che potevano essere liquidati dal camerlengo solo dopo che il
gonfaloniere ne avesse certificato la conformità alla relativa voce di bilancio. I mandati
erano sottoposti a registrazione particolare in appositi registri, i registri dei mandati,
dove venivano elencati cronologicamente in ordine di emissione, e nei cosiddetti
'repertori delle assegnazioni' dove erano invece registrati a seconda dei titoli e dei
capitoli del bilancio. Come già riscontrato per il periodo successivo all'istituzione
della comunità leopoldina del 1776, a Colle il ruolo centrale del cancelliere nell'intera
produzione documentaria comunitativa era stato reso ancora più evidente dall'uso di creare
di consistenti filze, dove riunire sia gli atti istruiti e gestiti per le sue incombenze
particolari, sia quelli che, di competenza di altri organi comunitativi, venivano soltanto
redatti materialmente dal cancelliere. È il caso tra gli altri dei bilanci di previsione e
dei rendimenti dei conti, che trovarono a partire dal 1818 collocazione nelle filze di
Carteggio e atti del cancelliere ora comprese nella sezione 'Cancelleria comunitativa di
Colle (1814-1865)'
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