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Carteggio e atti dei cancellieri

Livello: serie

Estremi cronologici: 1680 - 1808

Consistenza: 35 unità

La serie contiene prevalentemente carteggio con le Magistrature fiorentine ma spesso nelle filze sono rilegati anche atti di varia natura: nomine, fedi, comparse, partiti delle varie Comunità, obblighi e copialettere. Alcune unità che conservano carteggio del cancelliere e che potrebbero essere logicamente assegnate a questa serie, sono conservate presso l'Archivio storico del Comune di Montaione e sono state descritte nell'inventario di quell'archivio 1 .
Le carte all'interno dei pezzi sono quasi ovunque carte che vanno ben al di là del periodo di attività del Cancelliere, e segnano in modo chiaro la continuità del lavoro dei cancellieri, includendo gli atti che l'antecessore o gli antecessori avevano avviato lasciando le pratiche ai loro successori.
La documentazione raccolta in questa serie è varia, poiché diversi erano i compiti svolti dal cancelliere comunitativo. I carteggi del cancelliere iniziarono a sedimentarsi in questo modo nel corso del XVII secolo e, accanto a documenti espressione dell'attività propria della cancelleria (rogiti di contratti e redazione degli atti fondamentali della cancelleria) e dei suoi rapporti con gli organi centrali di controllo, si conserva documentazione prodotta nell'esercizio di specifiche competenze che, nel corso del tempo, vennero attribuite ai cancellieri. Oltre agli affari o "negozi" - spesso legati a formare uniche filze dove la stratificazione non rende conto dell'attribuzione delle carte alle diverse Comunità - si conservano anche le lettere ricevute dal cancelliere e provenienti oltre da che da diversi uffici locali, anche dagli uffici centrali. Gli Uffici centrali che più sono rappresentati sono ovviamente quelli di controllo sull'operato stesso del Cancelliere: il Magistrato dei Nove Conservatori prima e poi, con la riforma leopoldina del 1774, la Camera delle Comunità, Luoghi pii, Strade e Fiumi.
La documentazione risulta raccolta in filze, ed è descritta sotto il nome del cancelliere di riferimento in ordine cronologico di incarico, dal 1680 al 1808. Per ogni unità si è cercato di descrivere in maniera esauriente il contenuto, segnalando i corrispondenti ma anche alcuni documenti che sembravano degni di nota. In particolare, nella descrizione dei contenuti delle filze sono state segnalati documenti di carattere storico-artistico quali la presenza di prospetti architettonici, di carte acquerellate, disegni e annotazioni sulla costruzione di edifici civili e religiosi con caratteristiche d'interesse artistico. Più in generale le filze sono spesso articolate in nuclei di documentazione raccolta per materia: affari magistrali, affari particolari, affari di strade, "negozi" di chiese, atti economici e carteggio.
Di seguito si elencano i cancellieri che si sono succeduti a partire dal 1682, e il rapporto con la documentazione prodotta:
Carlo Barbieri - 1682-1685; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Gian Battista Bargellini - 1686-1690; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Cipriano Vecchi - 1691-1695; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Scipione Vecchi - 1696-1699; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Antonio Biagini - 1700-1701; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Iacopo Gioni - 1701-1705 set.; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Giovan Battista Fabbrini - 1705-1723; è il primo cancelliere a ricoprire la carica per 18 anni consecutivi. I suoi atti sono raccolti in 4 filze, non numerate, di cui 3 descritte in questa serie e una, che riguarda i reparti per le tasse delle comunità, descritta tra gli Atti economici delle Comunità.
Francesco Fabbrini - 1724-1737; riveste la carica per 23 anni, ma non esercita in prima persona in quanto contemporaneamente riveste la carica di Cancelliere del Vicariato di Certaldo. Al suo posto, e fino al 1751, opera a Castelfiorentino il sostituto Tommaso Mugnai. La documentazione è divisa in tre filze non numerate, tutte descritte in questa serie.
Giovanni Agostino Padroni - 1738-1755 ott.; riveste la carica per 17 anni, ma non esercita in prima persona. Al suo posto, fino al 1751, opera a Castelfiorentino il sostituto Tommaso Mugnai, e dal 1751 al 1755, Giuseppe Mugnai. La documentazione è contenuta in tre filze non numerate, di cui una che riguarda prevalentemente i reparti delle tasse comunitative è stata descritta nella serie "Atti economici delle Comunità".
Sebastiano Moggi - 1755 nov.-1759 ott.; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Giovanni Lupardi - 1759 nov.-1767 mag.; i suoi atti sono contenuti in due filze, numerate in sequenza romana, entrambe descritte in questa serie sebbene vi siano molti atti economici.
Pier Francesco Vecchi - 1767 giu.-1770 lug.; i suoi atti sono contenuti in una sola filza.
Giovanni Battista Mannaioni - 1770 ago.-1777 set.; i suoi atti sono contenuti in due filze, numerate in sequenza romana entrambe descritte in questa serie sebbene vi siano molti atti economici.
Vincenzo Martini - 1777 ott.-1781 gen.; i suoi atti sono contenuti in due filze, numerate in sequenza romana entrambe descritte in questa serie sebbene vi siano molti atti economici.
Giuseppe Maria Martinucci - 1781 feb.-1785 lug.; i suoi atti sono raccolti in quattro filze numerate con numero romano, di cui solo la seconda è descritta nella serie principale, mentre le altre sono state descritte nella serie "Atti economici delle Comunità".
Carlo Francesco Manci - 1785 ago.-1787 ago.; i suoi atti sono contenuti in due filze, di cui una interamente dedicata al censimento dei beni e degli arredi delle Compagnie religiose soppresse da Pietro Leopoldo nel 1785.
Iacopo Toci Del Medico - 1787 set.-1798 feb.; i suoi atti sono contenuti in sei filze, con numerazione romana. Alternano una filza di carteggio ad una filza d'Atti economici, riferiti allo stesso periodo di tempo, divisi per Comunità. Le filze II, IV e V sono descritte nella serie degli "Atti economici delle Comunità".
Iacopo Filippo Bessi - 1798 mar.-1803 feb.; i suoi atti sono raccolti in sei filze, con numerazione sequenziale romana. Le filze I-III e VI sono qui descritte, mentre le filze IV-VI sono descritte nella Comunità leopoldina di Castelfiorentino ("Tassa macine e macelli", "Affari di strade", "Atti economici") poiché relative alla gestione della sola Comunità di Castelfiorentino.
Felice Gamucci - 1803 feb.-1805 nov.; i suoi atti sono raccolti in quattro filze, di cui la filza I in "Carteggio e atti del cancelliere", la II nella serie "Atti economici delle Comunità" e le filze III e IV nella Comunità leopoldina di Castelfiorentino, rispettivamente nelle serie "Tassa sul macinato" e "Atti economici". Pietro Santi - 1805 dic.-1808 apr.; i suoi atti sono raccolti in 5 filze, di cui la filza I è descritta in questa serie, la IV in "Atti economici delle Comunità", la VI in "Ordini". Le filze II e III sono descritte in Comunità leopoldina di Castelfiorentino, serie "Tassa del macinato".


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