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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Comunità protetta profughi di Marina di Carrara

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1945 - 1984

Consistenza: 235 unità

L'archivio è stato acquisito dalla Regione Toscana nel 1986 con l'invio del materiale documentario inserito in 120 scatole. Al momento della chiusura dell'ufficio stralcio, la documentazione conservata nei locali della sede di Marina di Massa era costituita da fondi diversi, appena riordinati. Infatti era composta dal fondo della Comunità protetta - che conservava anche gli atti della Gestione del centro raccolta e dell'Ufficio stralcio della Comunità stessa da quella costituente gli ex Uffici provinciali della Gioventù italiana e dagli atti relativi all'attività svolta dal "Funzionario delegato" della Regione Toscana nelle zone terremotate del Friuli e dell'Irpinia. La decisione di trasferire a Marina di Massa unitamente tutta questa documentazione per permetterne la sistemazione ed il riordino - avvalendosi del personale dell'allora Dipartimento Finanze e bilancio in servizio presso la Comunità protetta - era stata determinata soltanto dal fatto che il responsabile del servizio Comunità protetta profughi era stato il dirigente dell'ufficio provinciale della Gioventù italiana di Pisa, nonché la stessa persona inviata ad amministrare il contingente toscano nelle zone terremotate e che, quindi, conosceva bene tutte le pratiche da riordinare.

Con la cessazione dell'attività dell'Ufficio stralcio, la documentazione dei diversi fondi fu assegnata all'archivio della Giunta, tranne gli atti richiesti dal Ministero del Tesoro - Ufficio liquidazioni Gioventù Italiana, che ritirò i fascicoli del personale dipendente che aveva cessato il servizio anteriormente alla soppressione dell'ente e gli atti contabili relativi all'ultimo decennio di attività. Dalla relazione sull'attività svolta nel 1986 dai "Gruppi di lavoro interdipartimentali per la gestione degli archivi degli organismi regionali" la documentazione risultava ancora a Marina di Massa in attesa del trasferimento nei nuovi locali dell'Archivio regionale. Non si conosce la data esatta del trasferimento nella sede attuale dell'archivio regionale, ma in base a quanto descritto nella proposta di progetto speciale "Operazioni per il riordino e la sistemazione dei fondi archivistici nelle divisioni archivio di deposito e archivio storico della Giunta regionale toscana" del 20 luglio 1989, a tale data il fondo risulta già collocato nei depositi tra i fondi storici.

Criteri di ordinamento

Il materiale documentario è stato organizzato per settori di competenza e diviso in due sezioni. Le buste presentano un condizionamento omogeneo. I fascicoli dei profughi sono disposti in ordine alfabetico, mentre i fascicoli del personale in servizio sono in ordine cronologico di tempo.

Scarti e incrementi

Operazioni di selezione del materiale da destinare allo scarto, ritenuto inutile per la conservazione, furono effettuate dal "Gruppo di lavoro interdipartimentale per la gestione dell'archivio della Giunta regionale", approvate con nulla osta della Soprintendenza archivistica per la Toscana del 6 febbraio 1985 n. 443 e deliberazione della Giunta regionale 18 febbraio 1985 n. 1489.

Contenuto del complesso archivistico

Il fondo raccoglie la documentazione prodotta e conservata dal Centro raccolta profughi di Marina di Carrara, dal 1971 chiamato Comunità protetta profughi. E' stato suddiviso in due sezioni, la prima conserva sia la documentazione del Centro raccolta profughi (1945-1971) che della Comunità protetta profughi (1971-1976), la seconda contiene documentazione relativa alla gestione dell'ufficio stralcio e dovrebbe, quindi, conservare solo atti dal 1976 al 1984, mentre, invece, contiene, all'interno delle unità, anche documentazione a partire dall'anno 1972, al momento del passaggio delle competenze alla Regione Toscana. Nella prima sezione sono conservati gli atti del centro e della comunità relativi alla gestione degli stessi per l'assistenza ai rifugiati: rubriche e fascicoli personali dei profughi (ordinati in ordine alfabetico), fascicoli del personale impiegato nel centro (in ordine cronologico), corrispondenza e contabilità. La sezione dell'ufficio stralcio contiene documenti di gestione della Comunità dal momento del passaggio delle consegne alla Regione fino alla chiusura; conserva, infatti, atti amministrativi e contabili della gestione delle pratiche fino ad esaurimento.