Livello: fondo
Estremi cronologici: 1808 - 1814Consistenza: 69 unità
Contrariamente a quanto avvenuto durante il Regno d'Etruria (1801-1808) che non
aveva comportato nessuna variazione nelle strutture centrali e periferiche dello stato,
l'annessione del territorio dell'ex Granducato all'Impero francese (1808) estese anche
alla Toscana la legislazione e l'organizzazione amministrativa francese. Con decreto del
22 agosto 1808, il territorio toscano fu diviso nei tre dipartimenti dell'Arno,
dell'Ombrone e del Mediterraneo, ognuno retto da un prefetto. I dipartimenti furono a
loro volta divisi in circondari (retti da un sottoprefetto), che comprendevano varie
"mairies", eredi delle soppresse comunità. A capo di ogni mairie fu istallato un maire,
nominato dal governo centrale, a cui fu affidato il potere esecutivo locale
(l'amministrazione delle entrate e uscite, la direzione dei lavori pubblici, funzioni di
polizia) e funzioni particolari delegatigli da prefetti e sottoprefetti. Al maire spettò
pure la presidenza delle nuove assemblee elettive locali, i Consigli municipali, che
disponevano di poteri quasi esclusivamente consultivi
1
. Territorialmente la "comune" di San
Miniato subì lievi variazioni rispetto alla soppressa comunità, imposte dal Decreto
della Giunta Imperiale della Toscana del 1° dicembre 1808. In particolare furono unite
alla comune di San Miniato le porzioni delle parrocchie di Canneto e San Quintino che
facevano parte della comunità di Montaione; furono annesse al territorio della comune di
Montaione parte delle parrocchie di Barbialla e Coiano e l'intera parrocchia di Iano; il
confine fra la comune di San Miniato e quella di Cerreto Guidi sarebbe stato delimitato
dal corso dell'Arno. La mairie di San Miniato fu inserita nel circondario di
sottoprefettura di Livorno che faceva parte del dipartimento di prefettura del
Mediterraneo. La mairie fu abolita, insieme a tutte le strutture statali francesi con
l'editto del 27 guigno 1814
2
. Le principali serie di documenti che testimoniano le
novità nelle amministrazioni locali sono: le deliberazioni del consiglio municipale, gli
atti dello stato civile e i registri contabili.
Come già accennato, in ordine al
decreto della Giunta di Toscana dell'8 ottobre 1808, il giorno 6 novembre dello stesso
anno fu istallato il consiglio municipale di San Miniato, presieduto dal maire Giuseppe
Morali e composto da 26 consiglieri. I verbali delle delibere del consiglio, iniziatesi
il 7 novembre, sono riportati dal cancelliere pro-tempore, in una serie di registri. I
registri dello stato civile sono invece compilati in conformità all'art.41 del codice
Napoleone e sono vistati dal Tribunale di Prima Istanza di Firenze. L'ufficio di stato
civile fu gestito da un ufficiale responsabile della compilazione degli atti e dei
registri. Se al codice Napoleone si dà il grosso merito di aver introdotto la tenuta
dello stato civile della popolazione, di altrettanta rilevanza può definirsi il
rinnovamento operato nell'amministrazione finanziaria e contabile periferica della
burocrazia francese. L'impostazione generale della contabilità fu il frutto di una
tecnica più evoluta e funzionale tanto da arrivare quasi inalterata fino ai nostri
giorni. In particolare furono introdotti i bilanci di previsione (budgets) dotati di una
precisa fisionomia formale con la ripartizione delle entrate e delle uscite in diversi
titoli e capitoli; i repertori delle assegnazioni e i registri dei mandati, per la
registrazione delle entrate e delle uscite secondo la ripartizione del bilancio e
collegati con l'emissione dei mandati; i resoconti annuali sottoscritti dal percettore e
dal maire strutturati una ripartizione di entrate e uscite in base ai capitoli del
bilancio di previsione, sostituendo i vecchi saldi dei camarlinghi; i documenti di
corredo al resoconto contenenti i mandati emessi dal maire ed eseguiti dal percettore,
le ricevute e quant'altro giustificasse le entrate e le uscite. Tutta la gestione
finanziaria venne affidata ad un percettore o ricevitore municipale, che sostituì il
vecchio camarlingo. A lui fu affidata la riscossione di tutte le entrate comunali
attraverso appositi dazzaioli e delle contribuzioni dirette
3
, sulla base di ruoli
compilati dai cancellieri. La documentazione contabile della mairie di San Miniato ci è
arrivata assai lacunosa, essendo limitata ai resoconti, ai dazzaioli delle entrate, ai
ruoli delle contribuzioni e a poche ricevute di corredo ai resoconti.
Soggetti produttori:
Mairie di San Miniato, San Miniato (Pisa),
1808-1814