Livello: serie
Estremi cronologici: 1808-1814Consistenza: 26 unità
L'attenzione alla consistenza numerica della popolazione delle varie
comunità era stata costante fin dai tempi di Pietro Leopoldo: il numero degli
abitanti costituiva il parametro per la suddivisione delle
tasse.
La tenuta dei registri con la registrazione dei battesimi, dei matrimoni e
delle morti, fino al 1808 tenuti dai parroci con informazioni limitate ai cittadini
di culto cattolico, divenne un compito al quale doveva assolvere il maire. I
prefetti ed i sottoprefetti inviarono a tale scopo in duplice copia dei registri
prestampati su cui registrare le nascite, le morti e i matrimoni. Uno dei due
registri veniva conservato presso il municipio, mentre l'altro, corredato da una
tavola annuale riepilogativa, era consegnato al cancelliere del tribunale. Allo
scadere di ogni decennio il cancelliere del tribunale redigeva, sulla base delle
tavole annuali, una tavola decennale
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