Sede: Ponsacco
Date di esistenza: 1944 - 1946Intestazioni: Comitato di liberazione nazionale, Ponsacco (Pisa), 1944 - 1946
Storia amministrativa:
1
I Comitati di liberazione nazionale (CLN) in Toscana, come in
altre parti d'Italia, sono stati i primi organismi attraverso i quali si è sviluppato il
reticolo di relazioni politiche e sociali che ha permesso alla società italiana, in un
periodo eccezionale come quello della guerra tra il 1943 e il 1945, di gettare le basi
per la ricostruzione democratica del paese. Tutti i comuni sono stati investiti da
questa "rivoluzione" delle istituzioni e le carte degli archivi dei CLN, e in
particolare proprio quelle custodite nei centri più piccoli, rappresentano oggi una
preziosa fonte di conoscenze non solo per la storia del conflitto che ha lacerato
l'Italia in quel torno di tempo ma soprattutto per poter rievocare le principali tappe
di quel processo complesso e virtuoso di ricostruzione della vita economica e sociale e
poter studiare da vicino la strategie adottate per la risoluzione di quei problemi che
si presentavano ardui e imperiosi e che dovettero essere affrontati per alleviare le
sofferenze della popolazione. È per questa ragione che negli anni è andato crescendo
l'interesse per queste carte, sia da parte degli amministratori comunali sia da parte
degli storici e degli studiosi
2
. La nascita del CLN di Ponsacco e le sue prime
riunioni sono direttamente legate al momento della liberazione del paese. L'avanzata
degli Alleati sulla Valdera e su Ponsacco inizia il 4 luglio da Riparbella e si conclude
tra il 17 e il 18 luglio del 1944 incontrando un'accanita resistenza soprattutto nella
zona del Monte Vaso. Due settimane nelle quali la gente del paese per sfuggire ai
bombardamenti, ai rastrellamenti e alla fame, si rifugia in gran parte nelle campagne.
Trentasei cittadini sono le vittime dei cannoneggiamenti e, come già ricordato, tre sono
gli assassinati dai nazifascisti
3
. Il 17 luglio 1944 i primi reparti
americani entrano a Ponsacco giungendo dalla via di Gello (detta anche via Pisana) e
trovano un paese che ha subito gravi danni non solo alle infrastrutture ma anche al
centro abitato. Subito si attiva il CLN costituito dai rappresentanti dei partiti
democratici: la prima riunione viene tenuta il 18 luglio nella stazione di P.S. e sono
presenti, oltre a un inviato della autorità militari Alleate (il tenente Edward G.
Castaldo), i rappresentanti dei partiti politici: Avis Panichi (Partito Comunista
Italiano), Giuseppe Ferrini (Partito Socialista Italiano), Pellegrini Pellegrino
(Democrazia Cristiana), Giuseppe Dal Canto (Partito Liberale Italiano), Luigi Valli
(Partito d'Azione). Vengono eletti nei ruoli direttivi del CLN Pellegrino Pellegrini
(presidente), Adelindo Falorni (vice presidente), Mario Montauti (segretario) e Tiepolo
Falorni (cassiere). I primi provvedimenti del CLN riguardano la costituzione di "nuove
squadre di partigiani per continuare la lotta al fianco degli Alleati", l'istituzione di
una "guardia armata per il servizio di pubblica sicurezza", la formazione di un centro
"Assistenza e Lavoro per lo sgombro del paese dalle innumerevoli macerie, per il
dissotterramento dei cadaveri, e per l'assistenza a coloro i quali per il passaggio
della guerra hanno subito disgrazie". Inoltre viene sciolta la "banda partigiana armata
che aveva agito clandestinamente fin dall'ottobre del 1943". Nei giorni seguenti il CLN
si riunisce per affrontare i problemi della sussistenza della popolazione,
dall'assistenza medica alla riattivazione di strade, abitazioni e uffici. La situazione
generale del paese rimane preoccupante a causa del fatto che fino alla fine del mese di
luglio, di tanto in tanto, giungono colpi di artiglieria tedesca e di conseguenza
nell'abitato, considerato ancora zona di guerra, il coprifuoco ha inizio alle ore 21 e
termina alle 5 del mattino. Vengono emanate diverse disposizioni per la vendita dei
generi di prima necessità per contrastare il fenomeno del mercato nero, istituiti i
"granai del popolo" e riattivata la molitura del grano che viene effettuata anche per i
paesi limitrofi sprovvisti di molini. Nell'ottobre del 1944 la ripresa delle normali
attivita politiche, economiche e sociali impone la riorganizzazione sia del CLN che
della Giunta Comunale. Libero Turini (PCI) viene nominato presidente del CLN mentre
Pellegrino Pellegrini (DC) ricopre l'incarico di sindaco. Con la normalizzazione
emergono contrasti tra le forze che animano la vita politica locale, soprattutto tra i
partiti della sinistra PCI, PSIUP, P. d'Azione e la Democrazia Cristiana, tensioni che
portano nel novembre del 1945 ad un nuovo rimpasto degli organi amministrativi e
politici. Questa, in breve, la situazione che si trova ad affrontare il CLN come è
puntualmente registrata nei verbali delle riunioni, e facilmente individuabile nei
carteggi. Va, altresì, ricordato che nell'Archivio storico del comune di Ponsacco altre
sezioni conservano materiali inerenti all'attività del CLN e dell'amministrazione
comunale durante il periodo del conflitto (si tratta delle buste degli Affari generali
relativi alla guerra -Serie XX- riguardanti le perizie sui danni subiti dagli abitanti,
i prigionieri, i dispersi, i morti e i caduti dell'esercito tedesco e dell'archivio
aggregato dell'Ente Comunale di Assistenza, per i sussidi ai sinistrati e l'assistenza
ai partigiani nel periodo 1943-1946).
Complessi archivistici prodotti:
Comitato di liberazione nazionale. Archivio del Comune di Ponsacco, 1939 - 1946
maggio 13
(fondo, conservato in Comune di Ponsacco. Archivio storico)