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Pia eredità Moncini

Sede: Massa Marittima (Grosseto)

Date di esistenza: 1764 - 1964

Intestazioni: Pia eredità Moncini, Massa Marittima (Grosseto), 1764 - 1964

Storia amministrativa:
Con testamento del 30 settembre 1763, il canonico Annibale Mondili stabilì che, fatte salve alcune disposizioni, tutta la sua eredità fosse convertita in Luoghi di Monte di Firenze e, i frutti di questi Luoghi, destinati alla assegnazione annuale di due doti. Una, di scudi 50, da destinarsi ad ima cittadina massetana, l'altra, di scudi 25, da destinarsi ad una fanciulla di "seconda classe", ossia non cittadina. Dal 25 aprile 1822 con Sovrano Rescritto, venne aggiunta a favore dei giovani massetani l'assegnazione di tre posti di studio per il conseguimento della laurea in una Università della Toscana. Dal gennaio 1842 con regolamento approvato con Sovrano Rescritto nell'aprile dello stesso anno, la Pia Eredità, che in origine ebbe come esecutori testamentari don Antonio Tanaglini e Lorenzo Falusi, venne rappresentata da una Deputazione composta dai due esecutori testamentari e dal Gonfaloniere della Comunità di Massa. Il Cancelliere comunitativo fungeva da segretario mentre le funzioni di Camarlingo venivano svolte dal Camarlingo della Comunità 1 493. L'istituto, molto fiorente fino alla fine del XIX secolo, esami nel corso della prima metà del '900 i suoi scopi e le sue rendite. Il 15 settembre 1962, il Consiglio comunale con atto n. 155, deliberò il trasferimento della sua amministrazione, ormai esigua, all'E. C. A. di Massa Marittima.