Sede: Rigomagno (Siena)
Date di esistenza: 1559 - 1778Intestazioni: Comunità di Rigomagno, Rigomagno (Siena), 1559 - 1778
Storia amministrativa:
Lo statuto di Rigomagno del 1559
1
-
il quale probabilmente rifletteva una realtà istituzionale più antica
2
- stabiliva che al vertice amministrativo della comunità
operasse, accanto al giusdicente
3
, una magistratura
collegiale composta da tre priori e da un camarlengo, rinnovata trimestralmente per
sorteggio
4
. Lo stesso statuto prevedeva che
semestralmente dovesse adunarsi un Consiglio generale di un uomo per casa, dal quale
dipendeva la chiamata dei componenti il
Consiglio minore e il Consiglio maggiore
5
. Tra la fine del Cinquecento e la metà del secolo successivo la
struttura istituzionale della comunità subì un'evoluzione nel senso di una sua
progressiva semplificazione: la durata della carica dei priori venne portata da tre a
sei mesi e quella del camarlengo ad un anno
6
, mentre i Consigli maggiore e minore, in un primo
tempo unificati e formati da membri designati semestralmente dal collegio priorale
7
, furono nel
tempo di fatto aboliti
8
. Nel contesto
di un progressivo e sostanziale ridimensionamento dell'attività delle istituzioni
comunitative si colloca la concessione di Rigomagno in feudo alla famiglia Ottieri, che
lo detenne fino al 1789. Eretto in Marchesato sin dal 1616, il castello di Rigomagno
accolse un commissario feudale, incaricato di amministrare localmente la giustizia per
conto del marchese, una prima volta tra il 1622 e il 1623 e definitivamente solo a
partire dal 1665
9
.
La produzione
documentaria veniva di norma demandata al giusdicente pro
tempore: il vicario del luogo fino al 1564, un notaio-uficiale del
podestà di Trequanda fino al ricordato insediamento del commissario feudale, che redasse
gli atti fino alla soppressione della comunità
10
.
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Rigomagno fino al 1778, 1542 - 1785
(fondo, conservato in Comune di Sinalunga. Biblioteca e Archivio storico)