Sede: Calcinaia (Pisa)
Date di esistenza: 1814 - 1848Intestazioni: Archivio del Cancelliere, Calcinaia (Pisa), 1814 - 1848
                Storia amministrativa:
                Nell'ambito di un vasto disegno di accentramento dello stato, Cosimo
			I, il 26 febbraio 1560, istituì il Magistrato dei Nove Conservatori del dominio e della
			giurisdizione fiorentina che riassumeva e ampliava le funzioni dei Cinque Conservatori e
			degli Otto di Pratica, i due uffici sorti in epoca repubblicana con il compito di
			soprintendere ai rapporti tra la capitale e il dominio. Al Nove spettò il compito di
			sorvegliare sulla conservazione dei beni e di controllare tutta l'attività economica ed
			amministrativa dei comuni nonché vigilare sui Luoghi Pii dello Stato. Per rendere più
			efficace e diretto il controllo sulle comunità esercitato a livello centrale dalla nuova
			magistratura sorsero, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, le circoscrizioni di
			cancelleria, i cui titolari, nominati direttamente dai Nove e solo da loro revocabili,
			sostituirono i cancellieri comunitativi che prima venivano scelti localmente e in modo
			autonomo. Nelle istruzioni del 1575 e del 1635
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			vennero fissate, poi ulteriormente ampliate e precisate, le competenze del cancelliere
			il quale assunse sempre più il ruolo di un ufficiale periferico dello stato,
			aggiungendo, alle funzioni esercitate in precedenza presso le comunità dai notai
			attuari, nuove attribuzioni che gli davano la facoltà di intervento in tutti gli affari
			delle amministrazioni locali. Spettava al cancelliere "ricordar et propor alli uffitiali
			et rappresentanti li comuni et luoghi tutti li offitii che si debbono far, et procurar
			che nelli tempi debiti si faccino o secondo li ordini loro o secondo le commessioni che
			fussino sopra ciò date dal Magistrato dei Magnifici Signori Nove". La sua partecipazione
			era indispensabile alle adunanze dei consigli comunitativi non potendo "li
			rappresentanti qualsivoglia luogho dispor né deliberar cosa alcuna senza lo intervento
			di detto cancelliere", alle sedute degli organismi comunitativi si occupava della
			stesura delle delibere sugli appositi registri, assicurando il rispetto degli statuti
			locali e della legislazione generale. Il cancelliere aveva anche il compito di
			controllare l'amministrazione economica, rivedere i saldi dei camarlinghi, intervenire
			nella esazione delle imposte con la preparazione dei dazzaioli, conservare gli estimi e
			gli archivi degli enti vigilati. In epoca leopoldina le riforme comunitative del 1774-76
			nonché la sostituzione del Magistrato dei Nove Conservatori con la Camera delle
			comunità, Luoghi Pii, Strade e Fiumi, lasciarono sostanzialmente invariate le competenze
			dei cancellieri. Soppresse in periodo napoleonico, le cancellerie comunitative vennero
			ripristinate nel 1814 e furono poste alle dipendenze degli Uffici di Sovrintendenza
			comunitativa competenti per i vari territori e coordinati dall'Ufficio Centrale delle
			comunità del Granducato. La legge di riforma comunitativa del 1816 definiva i
			cancellieri "i Ministri Regj dell'Estimo e del Censo, e i Consultori legali delle
			comunità e degli Stabilimenti Comunitativi"
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 e ridava loro le attribuzioni di controllo
			sulle comunità e di conservazione delle scritture catastali che avevano prima del 1808.
			I cancellieri dovevano essere presenti alle adunanze del Consiglio e del Magistrato
			comunitativi e stenderne le delibere, formare i dazzaioli, redarre i saldi, formare
			preventivi e consuntivi, custodire e vigilare sugli archivi del comune. Nel corso della
			prima metà dell'Ottocento ai cancellieri vennero affidate incombenze sempre più
			specifiche in materia catastale per le quali dovevano dipendere dal 1825
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 dalla Sovrintendenza alla
			conservazione del catasto istituita in quell'anno nell'ambito della Direzione degli
			Ingegneri di acque e strade, poi dall'Ufficio Conservazione del catasto. Un cambiamento
			decisivo si ebbe con la legge di riforma compartimentale del marzo 1848
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. La Toscana venne divisa in
			Compartimenti di Prefettura e Circondari di Sottoprefettura, le cancellerie comunitative
			vennero abolite e sostituite dalle cancellei del censo con competenze soprattutto di
			natura erariale e di conservazione del catasto. Il controllo sulla amministrazione
			economica e sull'attività deliberativa degli organismi comunitativi passò ai Prefetti. I
			cancellieri, ora Ministri del Censo, continuarono ad occuparsi della custodia di tutte
			le carte riguardanti le comunità della circoscriziol fino al 1865 quando lo stato
			unitario sopprimendo definitivamente le cancellerie dispose il trasferimento delle carte
			ritenute di spettanza comunale presso le rispettive sedi municipali. La cancelleria di
			Vicopisano serviva le comunità di Vicopisano, Pontedera, Calcinaia, Bientina e
			Ponsacco.
            
                    Complessi archivistici prodotti:
                                                                                                                    
                        
                            Archivio del Cancelliere. Archivio storico preunitario del Comune di Calcinaia, 1814 -
		1858
                        (fondo, conservato in Comune di Calcinaia. Archivio storico)