Sede: Santa Maria a Monte (Pisa)

Date di esistenza: secc. XIV - XVIII

Intestazioni: Opera di S. Giovanni Evangelista, Santa Maria a Monte (Pisa)

Storia amministrativa:
La documentazione relativa all'Opera di S. Giovanni Evangelista della Collegiata omonima, ancor oggi chiesa parrocchiale di S. Maria a Monte, risulta essere assai incompleta per cui non è possibile ritrovarne l'origine. Sappiamo comunque che l'oratorio di S. Giovanni acquista importanza e viene ampliato a seguito della rovina dell'antica pieve di S. Maria posta sulla Rocca e divenuta sede del presidio fiorentino a seguito della battaglia del 1327.Il clero e il popolo avevano perduto la propria chiesa e intorno al 1360 ampliarono di 11 braccia l'oratorio creando la nuova collegiata che fu poi funzionante solo intorno al 1380 e che doveva avere tre cappelle absidali e un portico. Sotto il pievano Clemente Mazzei fu nuovamente consacrata nel 1466 dal vescovo ausiliare di Lucca, Matteo da Pontremoli, come si legge sulla lapide della facciata, ed aggiunse al titolo di S. Giovanni anche quello di Maria Vergine Assunta: l'interno fu abbellito dalle tre agili arcate in pietra serena ancora conservate, fu costruita la canonica ponendo sulle mensole del soffitto lo stemma del pievano. La facciata vanta un portale incorniciato e sormontato da pilastri festonati che sorreggono l'architrave su cui è scolpita in latino la data 1677, il nome del vescovo di S. Miniato committete, Mauro Corsi, e il suo stemma. La Collegiata è infatti passata dalla Diocesi di Lucca a quella, di nuova istituzione, di S. Miniato nel 1622.L'Opera della Collegiata ha come scopo principale la gestione amministrativa. Il camarlingo riscuoteva le somme dei debitori dell'Opera (per affitti, rendite e proventi) e procedeva al pagamento delle spese relative al mantenimento della chiesa e dei suoi arredi sacri ed "all'ultimo dell'anno rimette la sua ragione, non faccia spese straordinarie senza partito approvato e mandato del Cancelliere".