Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda soggetto produttore

Colonna con sottomenu di navigazione


Complessi archivistici

Soggetti produttori

Contenuto della pagina


Convento di San Domenico di San Miniato

Sede: San Miniato (Pisa)

Date di esistenza: 1329 - 1866

Intestazioni: Convento di San Domenico di San Miniato, San Miniato (Pisa), 1329 - 1866 ?

Storia amministrativa:
S. Iacopo e Lucia è attestata per la prima volta, tra le dipendenze della chiesa di S. Maria "in castro sancti Miniatis", in una bolla di papa Celestino III del 1195; come chiesa di S. Iacopo di Fuoriporta è presente sia nell'estimo della diocesi di Lucca del 1260, sia nelle decime della stessa diocesi degli anni 1275-76, 1276-77 e 1302-03 1 . Soltanto nel 1329 i Domenicani, avvalendosi di un privilegio loro concesso da papa Giovanni XXII 2 presero possesso della suddetta chiesa, tramite una donazione fatta, il 12 luglio di quell'anno, da Ugone Malpigli, proposto della pieve dei Santi Genesio e Maria di San Miniato, insieme con il capitolo dei canonici, per una metà, e dai parrocchiani della chiesa di San Iacopo, per l'altra metà 3 . I Domenicani rischiarono di essere espulsi quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo ordinò la soppressione di questo convento con decreto del 22 agosto 1786, decreto revocato pochi giorni dopo per intercessione del vescovo e del capitolo di San Miniato 4 .
Il convento non sfuggì invece alla soppressione del 1808 operata dal governo francese al momento in cui fu reso esecutivo nel territorio dell'ex Granducato di Toscana il Decreto Imperiale del 24 marzo con il quale erano stati aboliti tutti gli ordini monastici ed era stata decretata la confisca dei loro beni, ivi compresi quelli che facevano parte del patrimonio librario e archivistico.
Dopo la caduta di Napoleone, il convento fu ripristinato ed i Domenicani poterono tornare nella loro vecchia sede dove rimasero fino alla nuova soppressione del 1866 (questa volta operata dal governo italiano) quando il convento fu tolto a questi religiosi ed adibito, ad esclusione della casa del parroco, a sede di pubblici uffici, come lo è ancora oggi 5 .