L'inventario dell'archivio storico del Comune di Mulazzo è
stato redatto, in forma dattiloscritta, dalla dottoressa Alberta Cardinali nel
1983, nell'ambito di un progetto di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio
documentario promosso dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana,
congiuntamente con l'amministrazione comunale. Le operazioni di riordino e
inventariazione della documentazione archivistica sono state effettuate a
Mulazzo, allora sede del Comune. Dal 1984 gli uffici e l'archivio sono
stati trasferiti in un nuovo edificio, sito in località Arpiola di Mulazzo.
(Monica Armanetti)
In considerazione di alcune caratteristiche redazionali dell'inventario si è
scelto di operare interventi stilistici e di formattazione tali da garantire una
migliore "leggibilità" dello strumento, mantenendo per quanto possibile
inalterata la struttura originale del testo. In particolare si segnala la
mancanza delle numerazioni alle singole unità archivistiche di molte serie,
soprattutto a partire dal postunitario. Conseguentemente si è reso necessario
inserire nel tag "contenuto" lunghi elenchi di pezzi ciascuno con la propria
datazione. A questo proposito, nelle avvertenze per la consultazione, si legge:
Nella consultazione dell'inventario si tenga
presente che nella colonna di sinistra trova posto il numero assegnato al
pezzo, descritto nella colonna centrale, in quella di destra la data; quando
quest'ultima non compare significa che resta valida la data indicata per il
pezzo immediatamente precedente. In corso di codifica si è
preferito apporre la data dei pezzi non
numerati sotto al titolo o, dove presente, sotto al
contenuto, ripetendola anche laddove non era presente. L'abbreviazione c.s.
"come sopra" è stata sempre sostituita dal nome del pezzo. Alle unità
archivistiche prive di datazione si sono assegnati gli estremi cronologici dei
pezzi riportati nel contenuto. Quando non erano segnalati i titoli delle unità
si è scelto di ricavarli dalle serie a cui afferiscono (ridotti ai termini più
significativi) oppure si sono desunti dagli elenchi dei contenuti. Le note
redazionali della curatrice, non numerate, sono state inserite nei contesti più
incisivi. Alcuni interventi tipografici, non segnalati dal codificatore,
sono stati volti ad uniformare i termini che ricorrono frequentemente: i nomi
dei mesi sono stati pertanto ridotti all'abbreviazione in tre lettere; l'anno è
stato riportato sempre al formato "aaaa".
L'inventario, infine, è privo dei profili istituzionali dei soggetti produttori,
non presenti nel testo fonte.
Interventi sulle serie: Serie n. 12 "Allegati al conto consuntivo": si sono
aggiunte le unità bis e ter; Serie n. 19 "Commissione comunale per i
tributi": alla suddivisione in lettere A, B, C, D si sono fatte corrispondere 4
sottosezioni; Serie n. 23 "Liste di leva": si è attribuita a tutte le unità
archivistiche la stessa datazione; Serie n. 24 "Ruoli matricolari": vedi
sopra; Serie n. 32 "Indici decennali": si è scelto di rinumerare le unità
archivistiche; Serie n. 37 "Censimenti": sono stati attribuiti i numeri di
unità archivistica in base alla successione dei censimenti; Fondo
"Istituzioni di assistenza": in base a quanto riportato nell'introduzione al
fondo è stato possibile suddividerlo in 5 serie.
Codifica: Stefania Salsi, maggio - luglio
2013 Paolo Santoboni, revisione, luglio 2013