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Comunità di Piteglio

Sede: Piteglio (Pistoia)

Date di esistenza: 1815 - 1865

Intestazioni: Comunità di Piteglio, Piteglio (Pistoia), 1815 - 1865

Storia amministrativa:
Il ritorno di Ferdinando III di Lorena in Toscana ripristinò la situazione politico-istituzionale precedente all'arrivo dei francesi 1 . La legge del 27 giugno 1814 2 spazzò via, con l'abolizione delle Prefetture, Sottoprefetture e mairies, l'apparato francese e procedette alla restaurazione dei vicari e dei cancellieri al fine di «ricondurre per quanto si può sollecitamente l'Amministrazione politica ed economica del Granducato a quella semplicità di organizzazione che l'esperienza di tanti anni, l'abitudine della nazione e la necessaria economia hanno fatto riconoscere migliore di ogni altra ...» 3 . Per quanto riguarda la Montagna pistoiese fu mantenuta la divisione del territorio operata dai francesi, trasformando la mairie di Piteglio in comunità comprendente Popiglio, Calamecca, Crespole, Lanciole . Il governo della nuova comunità venne affidato al Magistrato, formato dal gonfaloniere, nominato direttamente dal sovrano 4 , e da due priori. Questi ultimi, insieme a tre consiglieri, andavano a costituire il Consiglio generale. Tra i compiti del Magistrato rientrava l'elezione del camarlingo, responsabile della riscossione delle imposte dirette e indirette, e l'approvazione del bilancio di previsione. Il Consiglio, che rimaneva in carica un solo anno, si riuniva nel mese di settembre per eleggere in accordo con il Magistrato, i deputati per la tassa di famiglia e discutere sull'opportunità di eseguire i lavori per il mantenimento delle strade. La nuova comunità di Piteglio, insieme a quelle di San Marcello, Cutigliano e Sambuca, fu posta alle dipendenze della restaurata cancelleria di San Marcello 5 . La restaurazione investì anche il campo giudiziario: con la legge emanata il 27 giugno 1814 fu riportato in vigore il sistema dei vicariati . Per quanto riguarda l'amministrazione della giustizia nel territorio della Montagna, questa fu affidata al Vicariato con sede in San Marcello, l'autorità del quale si estendeva alle comunità comprese all'interno della cancelleria di San Marcello. Nel 1848 a Piteglio si insediò un pretore civile, con competenza sulle cause civili, mentre la materia criminale rimase competenza del vicario di San Marcello. La politica che aveva portato alla lenta centralizzazione del potere politico amministrativo in San Marcello, iniziata nel XIV secolo, continuò ancora, anche se molto più sfumata, nel XIX secolo. La comunità di Piteglio dipese da San Marcello non solo in quanto sede di Vicariato e cancelleria, ma anche in quanto sede dal 1820 del circondario dell'arruolamento, dal 1840 dell'ingegnere di circondario e dal 1848 del distretto elettorale. In seguito ai movimenti politici del 1848-1849, che avevano portato all'istituzione di un organo elettivo a suffragio universale quale l'Assemblea legislativa toscana, venne pubblicato nel 1849 un nuovo regolamento comu- naie, che ampliava i poteri deliberativi e di controllo attribuiti al Consiglio comunale, mentre ridimensionava il raggio di azione del gonfaloniere. Le novità introdotte dal regolamento del 1849 furono abrogati dal nuovo decreto del settembre del 1853 che, anche questo conseguenza diretta della mutata situazione politica, restaurò il sistema amministrativo decretato nel 1814. Tale sistema rimase in vigore per sei anni. Nel 1859 fu infatti emanata una nuova normativa che riportava la situazione del governo locale a quella del 1849 e che rimase in vigore fino al 1865. La comunità di Piteglio, in seguito all'emanazione del regolamento del 21 gennaio 1860 sulla formazione dei consigli distrettuali e compartimentali, venne inserita nel distretto che aveva il suo capoluogo in San Marcello e la sede elettorale in Serravalle 6 . Con l'unificazione amministrativa del territorio italiano, avvenuta nel 1865, furono soppresse le comunità e al loro posto vennero istituiti i comuni. Piteglio fu così trasformato in comune, il cui territorio coincideva con quello dell'ex comunità, e compreso nella provincia di Firenze fino al 1927, quando venne incluso nella provincia di Pistoia, istituita con decreto del 2 gennaio dello stesso anno.


Soggetti produttori collegati:
(predecessore)


Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Piteglio, 1806 - 1872 (fondo, conservato in Comune di Piteglio. Archivio storico)