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Mairie di Piteglio

Sede: Piteglio (Pistoia)

Date di esistenza: 1811 agosto - 1814

Intestazioni: Mairie di Piteglio, Piteglio (Pistoia), 1811 agosto - 1814

Storia amministrativa:
A seguito del decreto della Giunta Toscana del 22 agosto 1808, che stabiliva la nuova organizzazione amministrativa del territorio, Piteglio divenne sede di una Mairie. Un'altra deliberazione della suddetta Giunta, di poco successiva, regolò le funzioni delle nuove strutture municipali. Il maire, coadiuvato da uno o più aggiunti, svolgeva la funzione di capo e rappresentante del comune ed oltre ad avere vari incarichi amministrativi e di polizia, presiedeva il Consiglio comunale. Il Consiglio si riuniva una volta all'anno in occasione della discussione del rendiconto e delle decisioni in materia di imposizioni fiscali. In ambito finanziario il nuovo governo abolì tutte le imposte precedenti e introdusse la tassa fondiaria, personale, la tassa sulle porte e finestre e quella sulle patenti, che gravava su tutti coloro che esercitavano un commercio, una professione o un'industria. Su queste imposte dirette era data facoltà ai comuni di aggiungere un'imposizione di centesimi addizionali, il cui introiti dovevano essere utilizzati per coprire le spese della mairie. Oltre che dai centesimi addizionali, le entrate ordinarie erano costituite dalle rendite derivanti dalla locazione dei beni comunali, dalle concessioni per lo svolgimento di fiere e mercati, dal ricavato delle multe per infrazioni ai regolamenti di polizia municipale, dai dazi municipali, dai diritti di pesi e misure e dai diritti di cancelleria per il rilascio di copie o estratti di atti comunali o di stato civile. Per tutte queste entrate erano redatti appositi ruoli, custoditi dal precettore incaricato della riscossione. Il nuovo sistema amministrativo portò notevoli innovazioni anche in ambito contabile con l'introduzione del bilancio preventivo, distinto per titoli di entrata e uscita, e del rendiconto, che andò a sostituire i saldi del camarlingo e che era corredato da documenti giustificativi. Il governo francese affidò alle mairies le funzioni di stato civile, che fino ad allora erano state di esclusiva competenza dei parroci. Il maire fu incaricato di ricevere le denunce di nascita, matrimonio e morte e di annotarle su appositi registri di cui una copia rimaneva presso il comune ed una era inviata alla cancelleria del tribunale. La mairie di Piteglio comprendeva, oltre al capoluogo, i comuni di Popiglio, Crespole, Calamecca, Lanciole e Prunetta. Un successivo decreto, non rintracciato nelle fonti, trasferì la sede della mairie da Piteglio a Popiglio, suscitando un generale malcontento fra gli abitanti. A seguito delle reiterate richieste nel 1811 la sede venne nuovamente trasferita a Piteglio.


Soggetti produttori collegati:
Mairie di Popiglio, Popiglio (Pistoia), 1808 - 1811 agosto (predecessore)
(successore)